Ottaviano Nelli

Ottaviano Nelli [noto anche come Ottaviano di Martino di Mello]

Artista

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Scheda di approfondimento
Ottaviano di Martino di Mello, meglio conosciuto come Ottaviano Nelli, è uno dei principali esponenti della pittura gotico-internazionale nell’area dell’Umbria e delle Marche settentrionali. All’arte raffinata dei Salimbeni e di Gentile da Fabriano il pittore eugubino contrappone, per cosciente scelta culturale, un linguaggio che si basa spesso sulla mimica esasperata, sul colorismo acceso, sul gioco di masse pesanti e poco articolate: una scrittura corsiva e popolare, che suona come programmatico ripudio del gotico cortese. Il suo stile piace soprattutto perché rispecchia il costume di vita della corte dei Montefeltro. Solo in questo senso egli è, quasi spontaneamente, ‘pittore di corte’. E ciò non è in contrasto con i contenuti evidentemente popolari della sua pittura: lo stato feltresco, affermatosi in una società tradizionalmente dedita all’artigianato e al commercio, ha nel primo Quattrocento un tono di vita nettamente provinciale. Il Nelli è il naturale interprete di questo ambiente. La sua pittura presenta un’umanità sobria e lavoratrice, descrive semplici episodi di vita quotidiana, disegna costumi eleganti ma privi di quella spettacolarità che trionfa in Gentile e Pisanello. Ottaviano nasce a Gubbio intorno al 1370. La prima notizia biografica risale al 1400, quando viene eletto Console di Gubbio. Nello stesso anno ottiene l’incarico di dipingere lo stemma di Gian Galeazzo Visconti sulle porte dei principali palazzi pubblici perugini. E’ di nuovo Console nel 1403 e Consigliere nel 1404. Nel frattempo ottiene commissioni sia a Gubbio che in piccoli centri circonvicini. Si allontana poi da Gubbio per circa un quinquennio: nel 1409 ritorna profondamente mutato e pronto per affrontare opere di grande impegno. Intorno al 1410 (o poco dopo) dipinge le Storie della Vergine a San Francesco; verso la metà degli anni dieci quello che viene considerato il suo capolavoro, la Madonna del Belvedere in Santa Maria Nuova. Parallelamente continua la sua carriera politica. Alla fine del secondo decennio è introdotto alla corte feltresca: ha la possibilità di conoscere i rappresentanti più validi della cultura ‘internazionale’ marchigiana dopo la partenza di Gentile. In Urbino esegue, tra l’altro, gli affreschi della Madonna dell’Omo; ma lavora anche a Fano e a Rimini. A Gubbio, attorno al 1420 (o poco prima), trova una commissione di grande importanza: il Giudizio Universale e le Storie di Sant’Agostino nel presbiterio della chiesa omonima. Nel 1423-24 viene chiamato a Foligno per la decorazione della Cappella di Palazzo Trinci. Ma poi è di nuovo a Gubbio e continua a frequentare Urbino. Il suo gusto comincia a imporsi in tutto lo stato feltresco. Caterina Colonna, moglie di Guidantonio, gli commissiona nel 1434 un ritratto del giovanissimo figlio Oddantonio “nanti a Santo Rasimo, col fameglo e col cavallo”, opera purtroppo andata perduta. All’inizio del quarto decennio torna definitivamente a Gubbio, dove con la sua bottega compie opere di grande impegno come la decorazione della Cappella di San Pietro Martire in San Domenico e la decorazione perduta della Cappella Carnevali a San Pietro (1439). Sono di questo periodo gli ultimi sporadici viaggi (ad esempio a Sansepolcro nel 1436). In patria, dal 1430 in poi, egli accumula numerosissimi incarichi pubblici, diventando una delle personalità politiche più in vista della città. Le ultime notizie sul pittore risalgono al 1446: poco dopo si deve fissare la data della sua morte.

 

Titolo santità
Titolo ecclesiastico
Nome Ottaviano
Nome religioso
Cognome Nelli
Patronimico
Toponimo
Nome proprio
Cognome proprio
Nome religioso proprio
Patronimico proprio
Toponimo proprio
Altri nomi Ottaviano di Martino di Mello
Qualifica
Tipologia Artista
Sesso Maschio