Tabernacolo ligneo dell'altare maggiore

Tabernacolo ligneo dell'altare maggiore

S. Agostino - Gubbio (PG) [IT]


Scheda di approfondimento
Il "baldacchino" - o meglio il tabernacolo - ligneo intagliato e dorato dovrebbe risalire alla seconda metà del Cinquecento. Nel 1577, infatti, il vescovo Mariano Savelli ordina che il tabernacolo s'indori e si foderi di drappo. Al 1583 risale invece un lascito testamentario per la costruzione del padiglione a ornamento del Santissimo Sacramento in Sant'Agostino. Il "baldacchino", in legno intagliato e dorato, ha la pianta quadrata con gli angoli smussati, ed è costituito da un tabernacolo vero e proprio collocato nella parte inferiore, mentre la parte superiore, simile a un tempietto a pianta centrale e aperto sui quattro lati, doveva servire per l'esposizione del Santissimo Sacramanto. Agli otto mensoloni a voluta della parte bassa, corrispondono sopra altrettante colonne con il fusto ricoperto da tralci di vite, le quali reggono un cornicione su cui s'imposta la cupola con copertura a scaglie e lanternino, inferiormente circondata da una balaustra. Sulla base dei pochi documenti finora reperiti non è possibile confermare il tradizionale riferimento del manufatto all'intagliatore eugubino Faustino Maffei (altri parlano di Antonio Maffei), anche se un'attribuzione alla locale scuola lignaria della seconda metà del Cinquecento sembra essere quella più probabile.

 

Titolo Tabernacolo ligneo dell'altare maggiore
Sottotitolo
Artista
Note artista
Datazione Seconda metà del 500
Committente
Tipologia
E' un insieme? No
Opera di riferimento
Tema