Scheda di approfondimento
Al 1640 risale il contratto tra i priori e i camerlenghi della Compagnia del Santissimo Sacramento da una parte, e i fratelli Giovanni Francesco e Giacomo Casali dall'altra, per la realizzazione dell'ornamento ligneo dell'altare maggiore, su disegno del maestro pisano Michele Buti. Nel 1642, essendo sorta una vertenza tra i due fratelli, Giovanni Francesco rinuncia all'incarico in favore di Giacomo. Tre anni dopo lo stesso Giacomo si impegna a fare sei colonne non preventivate nel precedente contratto. Grazie alle informazioni ricavabili dall'inventario del 1731 circa, sappiamo che le due statue di santi ospitate nelle nicchie dell'ornamento erano quelle di Sant'Agostino e di San Guglielmo Eremita. Dietro la struttura lignea erano allora conservati due stendardi (raffiguranti Sant'Agostino e San Nicola da Tolentino) ed un leggio, posto sopra la pietra dell'altare maggiore.