Giovanni Bufalari da Rieti

B. Giovanni Bufalari da Rieti

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Scheda di approfondimento
Viveva a Rieti un giovane religioso di nome Giovanni, semplice, umile, sempre allegro, uguale agli altri nel mangiare, nel bere e in tutte le altre cose che riguardavano la vita comune dei frati; irreprensibile nei rapporti umani, era veramente singolare nel suo intimo. Amava molto i suoi fratelli e li trattava con tale carità che non gli uscì mai una parola, né fece mai un gesto che fosse in contrasto con la legge dell’amore fraterno. Trattava tutti con amabilità, specialmente gli ammalati e gli ospiti; ad essi lavava i piedi e puliva le vesti, mettendo anche le sue a loro disposizione; li ricolmava di ogni gentilezza e tutto faceva sempre con la più grande gioia. A tutti i sacerdoti indistintamente e spontaneamente, ogni volta che poteva, serviva la Messa con grande pietà. Era solito recarsi da solo nell’orto del convento, e spesso, quando ne usciva, si notava che aveva molto pianto. A chi gli domandò, una volta, perché avesse pianto, rispose: «Perché vedo che l’erba, gli alberi, gli uccelli e la terra con i suoi frutti obbediscono a Dio, mentre gli uomini, ai quali è stata promessa la vita eterna in premio della loro obbedienza, trasgrediscono la legge del loro Creatore. Per questo gemo e piango». Accadde per diversi giorni, prima della sua morte, che un usignolo venisse a cantare dolcemente davanti alla finestra di questo religioso. Il fatto suscitò la meraviglia dei frati che gli domandarono spiegazione della cosa; egli, sorridendo e con fare scherzoso, rispose che si trattava della sua sposa che veniva ad invitarlo in paradiso. Un giorno, mentre stava servendo la Messa, vide una luce celestiale sull’altare e subito cadde malato e poi con grande pietà rese l’anima a Dio. Immediatamente si verificarono prodigi per l’intercessione di questo santo religioso, tanto che nel primo anno se ne contarono quasi 150, come ho saputo dai frati di quel convento quando mi recai personalmente a Rieti presso il sepolcro di quel santo confratello. Giordano di Sassonia, o.s.a. († 1380)* “Giovannino” nacque verso il 1318 a Castel Porchiano, presso Amelia, in Umbria. Entrato giovinetto nell’Ordine, venne trasferito a Rieti dove dimorò fino alla morte nel 1336 (?). Il suo corpo riposa nella chiesa di S. Agostino di Rieti. Gregorio XVI ne confermò il culto nel 1832. * Liber Vitasfratrum, II 5; ed. Arbesmann, R.- Hümpfner, W., OSA., New York 1943, 105 106. Cfr. AA.VV., “Il fascino di Dio”, Pubblicazioni Agostiniane, Roma 2001

 

Titolo santità B.
Titolo ecclesiastico
Nome Giovanni
Nome religioso
Cognome Bufalari
Patronimico
Toponimo da Rieti
Nome proprio
Cognome proprio
Nome religioso proprio
Patronimico proprio
Toponimo proprio
Altri nomi
Qualifica
Tipologia
Sesso Maschio