Gli Agostiniani dall’antico eremo giambonita di S. Antonio in Polesine furono costretti ad andarsene per lasciare il posto alla beata Beatrice d’Este figlia del Marchese Azzo VII e traslocarono tra il 29 settembre 1256 e 1’8 febbraio 1257. Il Marchese diede loro in cambio un terreno con una piccola chiesa, dedicata a S. Andrea, situata in un campo detto Sabionario e denaro. Con i soldi del Marchese costruirono poi una nuova chiesa e un nuovo convento. A partire da questo momento una serie notevole di pergamene testimonia che S. Andrea sta diventando un grande convento e una grande chiesa, uno de più famosi conventi della città.

9 marzo 1271 - Navilia fa testamento e chiede di essere sepolta a S. Andrea. Inoltre lascia fratri Ugoni, Ordinis heremitarum, decem libras. Fratri Aldrovandino, de Ordine predicto, viginti sol. den. grossos, pro uno breviario, quo debeat uti in vita sua, et, post mortem suam, deveniat ad infirmos S. Andree. Item, fratri Fino de Verona, de eodem Ordine, quinque libras s. Item fratri Guillelmo. Item fratri Ugoni predicto, si vixerit, culcidram meam et plumacium et duos lençolos subtiles et cultram meam; alioquin deveniant ad infirmos loci predicti S. Andree [...]. Testes fuerunt: frater Boninsegna de Regio, frater Petrus de Ferraria, frater Girardinus de Mutina, frater Iacopinus de Cremona, frater Crisimbene de Ferraria, frater Ubertus de Mantua et frater Aldrovandinus de Ferraria, omnes de Ordine Heremitarum.