Fr. Teoderico da Bologna OESA
Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino
- Roma, Tuesday, July 29, 2014 10:34 PM
- ·Segreteria
- ·Personaggi
Introduzione
Citato in documenti del 1294
Titolo santità | |
Titolo ecclesiastico | Fr. |
Nome | Teoderico |
Nome religioso | |
Cognome | |
Patronimico | |
Toponimo | da Bologna |
Nome proprio | |
Cognome proprio | |
Nome religioso proprio | |
Patronimico proprio | |
Toponimo proprio | Ferrara |
Altri nomi | |
Qualifica | |
Tipologia | |
Sesso | Maschio |
Chierico | Sì |
Stato ecclesiastico | |
Uffici ecclesiastici | |
Religioso/a | Sì |
Stato religioso | Religioso di voti solenni |
Uffici religiosi | Priore Provinciale |
Sigla istituto | OESA |
Ordine | Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino |
Circoscrizione | |
Ordine di provenienza | Congregazione dei Giamboniti |
Periodo | |
Data di nascita | |
Luogo di nascita | |
Nazione di nascita | |
Luogo di provenienza | Bologna |
Nazione di provenienza | |
Data di morte | |
Luogo di morte | |
Nazione di morte | |
Luogo deposizione | |
Luogo deposizione attuale |
Nella città di Venezia erano presenti certamente i Brettinesi e i Giamboniti, e probabilmente anche i Toscani. I Brettinesi avevano il convento e la chiesa nella diocesi di Castello sotto il titolo delle sante Anna e Caterina, poi più brevemente detti di S. Anna. I Giamboniti erano a S. Maria di Nazareth e i Toscani (ma non è certo che fossero proprio loro) a S. Erasmo.
L’insediamento più importante, e forse più antico, fu quello dei Brettinesi. Infatti l’11 giugno 1242 fra Giacomo da Fano, de ordine heremitarum de Brettinis, acquista un terreno in confinis sancti Petri de Castello. Qui i frati ottennero dal vescovo il permesso di costruire il convento e la chiesa sotto il titolo delle sante Anna e Caterina. Dopo la Grande Unione si guadagnarono un posto di rilievo nella società lagunare e in questo modo fin dal 1274 poterono incominciare ad acquistare delle case nella centrale contrada e parrocchia di S. Angelo, in vista del loro trasferimento in città. Il 7 giugno 1294 fu posta la prima pietra dell’attuale chiesa di S. Stefano. Erano presenti, tra gli altri, fra Teoderico da Ferrara, provinciale della marca Tarvisina e Fra Alberto da Bologna, Priore di S. Maria di Nazareth: In nomine Dei Eterni. Anno eiusdem Nativitatis millesimo ducentesimo nonagesimo quarto, Indictione septima, die septimo intrante mense Iunii. Venetiis, in contrata S. Angeli, [...] Ven. Pater Dominus Bartholomeus Quirinus [...] Episcopus Castellanus, in loco in quo quidem Fratres Heremitani Ordinis S. Augustini morabantur et Monasterium sive locum, oratorium et ecclesiam sibi edificare volebant [...] benedictum lapidem cum debita reverentia posuit [...]. Cui protestationi Frater Theodericus de Ferraria, Prior Provincialis Ordinis Heremitarum in Marchia Tarvisina, et Frater Albertus de Bononia, Prior S. Mariae de Nazareth, et multi Fratres eiusdem Ordinis et Provintie, ad hoc [...] consenserunt.
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