Fr. Pietro da Cremona OESA
Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino
- Roma, Tuesday, July 29, 2014 10:34 PM
- ·Segreteria
- ·Personaggi
Introduzione
Citato in documenti del 1261
Titolo santità | |
Titolo ecclesiastico | Fr. |
Nome | Pietro |
Nome religioso | |
Cognome | |
Patronimico | |
Toponimo | da Cremona |
Nome proprio | |
Cognome proprio | |
Nome religioso proprio | |
Patronimico proprio | |
Toponimo proprio | Cremona |
Altri nomi | |
Qualifica | |
Tipologia | |
Sesso | Maschio |
Chierico | Sì |
Stato ecclesiastico | |
Uffici ecclesiastici | |
Religioso/a | Sì |
Stato religioso | Religioso di voti solenni |
Uffici religiosi | Priore della comunità |
Sigla istituto | OESA |
Ordine | Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino |
Circoscrizione | |
Ordine di provenienza | Congregazione dei Giamboniti |
Periodo | |
Data di nascita | |
Luogo di nascita | |
Nazione di nascita | |
Luogo di provenienza | Cremona |
Nazione di provenienza | |
Data di morte | |
Luogo di morte | |
Nazione di morte | |
Luogo deposizione | |
Luogo deposizione attuale |
I Poveri Cattolici, almeno fin dal 1212, avevano nella città di Vercelli un convento e una piccola chiesa dedicata a S. Marco. Anche i Giamboniti erano presenti, probabilmente nel suburbio della città. Dopo che nel luglio 1256 i Poveri Cattolici si unirono all’Ordine agostiniano, le due comunità si fusero nel convento di S. Marco in città. A partire dal 1260 i frati incominciano a progettare una nuova chiesa e un nuovo convento. Il 16 febbraio 1261 la famiglia Fabiano cede a fra Pietro da Cremona, priore di S. Marco, alcuni casamenti confinanti con il convento. Il 19 agosto 1266 avvenne la benedizione e la posa della prima pietra: Cum infrascripti fratres Heremitae Sancti Marchi Vercellarum etc. Dominus Praepositus (Lantelmus) juxta mandatum dicti Domini Episcopi (Martini) ad onorem Dei et Beati Marchi imposuit primarium lapidem coctum crucis signatum in quodam fovea dicti laci ipsorum fratrum prope domum habitationis eorum . Per quasi due secoli S. Marco fu un cantiere sempre aperto, finché il 29 agosto 1455 il vescovo di Vercelli Libertino consacrò con grande solennità la chiesa, il chiostro e il cimitero.
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