Nel 1997 è stato pubblicato un manoscritto dello storico novarese Francesco Frasconi (1754-1836), autore di una raccolta di documenti riguardanti chiese e conventi di Novara (1). Il documento più antico che si riferisce agli Eremiti di S. Agostino è del 14 ottobre 1254: Stefano della Corte lascia in testamento cinque soldi ai frati Armitani (cioè Eremitani) di S. Giovanni. Il 18 luglio 1257 Pietro Clapa promette sotto giuramento di restituire il maltolto e le usure davanti a fra Girardo della chiesa di S. Giovanni ‘entro le vigne’.

L’8 dicembre 1287: Procura fatta nella casa dei frati Eremiti di S. Giovanni deintus vineis, situata fuori della città di Novara, da fra Iacopo di Piacenza priore ed altri quattordici frati capitolarmente adunati. A fra Milano di Ghemme è affidato l’incarico ad permutationem et cambium fatiendum et fatiendam cum episcopo novariensi et cum capitulo et canonicis ecclesie sancte Marie novariensis illius O[homagium] quod episcopus, capitulum et canonici novarienses habent et habere sunt consueti quolibet anno ad dictam ecclesiam sancti Iohannis deintus vineis in festo sancti Stephani martiris ad vesperas seu in mane ad missam diei festi sancti Iohannis evangeliste, et ad pacta concordias transationes (ita) faciendas pro ipsis fratribus capitulo et conventu ordinis heremitarum dicti sancti Iohannis cum episcopo et canonicis novariensibus secundum quod videbitur ipsi sindaco.

(1) Documenti riguardanti le Chiese, Monisteri, Conventi e Spedali già esistenti in Novara, e suoi sobborghi da più rimoti secoli al primo decennio del corrente XIX, raccolti da’ Codici e Carte autentiche di molti Archivi, assestati da me Cerimoniere della Cattedrale, Carlo Francesco Frasconi ed esposti per ordine d’alfabeto, in "Bollettino Storico per la Provincia di Novara", 1997 (LXXXV1II), I, pp. 127-489.