Con l’andare del tempo troviamo la comunità di Padova intenta ad allargare il suo insediamento con l’acquisto di nuove particelle di terreno presso una chiesa che porta il titolo di S. Maria con lo specificativo “de Caritate” o più semplicemente “de Arena”. Così in un atto di acquisto di un pezzo di terreno collocato “in Arena”, dell’8 giugno 1248, i venditori ricevono 50 lire a dompno Johanne, priore Sancte Marie de Caritate de ordine fratrum romitanorum de Padua. Il luogo è quello in cui sorgerà l’attuale stupenda chiesa degli Eremitani.

(1) Il documento è quello trascritto da S. Lopez che si conserva nell’Archivio Generale Agostiniano di Roma. Un ottimo lavoro per quanto riguarda gli insediamenti Giamboniti nel Veneto è quello di F. DAL PINO, Formazione degli Eremiti di Sant’Agostino e loro insediamenti nella terraferma veneta e a Venezia, in "Gli Agostiniani a Venezia e la chiesa di Santo Stefano", a cura dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Venezia 1997, pp. 27-85.

Cfr. A. portenari, Della felicità di Padova, Padova 1623, p. 447.