Fra Salveto lo chiama Jachim, fra Matteo lo chiama prima Joazim e poi due volte Jachim. Ma si tratta certamente della stessa persona. Noi abbiamo tradotto i due nomi con Gioacchino. Siccome era tentato di lasciare l’Ordine: venti anni prima (1231) fra Giovanni Bono aveva fatto un miracolo, e due anni dopo (1233) per lui era entrato nei carboni ardenti. Fra Salveto aggiunge che fra Gioacchino aveva terminato santamente la sua vita nell’Ordine. (Processo nn. 9-10, 86, 89-90).

M. Mattei, Il processo di canonizzazione di fra Giovanni Bono (1251-1253/54) fondatore dell’Ordine degli Eremiti, Roma 2002.