Nella città di Venezia erano presenti certamente i Brettinesi e i Giamboniti, e probabilmente anche i Toscani.

I Brettinesi avevano il convento e la chiesa nella diocesi di Castello sotto il titolo delle sante Anna e Caterina, poi più brevemente detti di S. Anna. I Giamboniti erano a S. Maria di Nazareth e i Toscani (ma non è certo che fossero proprio loro) a S. Erasmo.

Dal Processo sappiamo che nel 1251 è priore del convento di S. Maria di Nazareth un certo fra Martino: infatti il 28 luglio 1251 fra Salveto dice che fra Martino “ora è priore di Venezia”.

Il 2 aprile 1261 fra Benvenuto, priore degli Eremitani di Padova, vende un pezzo di terra a fra Biagio di Cesena, procuratore del Capitolo di S. Maria di Nazareth di Venezia: Padue, in Monasterio Sancte Marie heremitanorum, presentibus testibus rogatis et vocatis [...] fratre Iohanne, de ipso Ordine heremitanorum, qui fuit de Pulveraria, fratre Homodeo, qui fuit de Tridente de eodem Ordine, et aliis. Frater Benvenutus, prior Monasterii S. Marie heremitanorum de Padua, [...] et presbiter Petrus, et Rolandinus de Lonato, [...] fecemnt venditionem de quadam petia terre fratri Blasio, qui fuit de Cesena, de Ordine heremitanorum, procuratore Capituli heremitanorum Sancte Marie de Nazareth de Venetiis, dante et solvente pro ipso Capitulo heremitanorum Sancte Marie de Nazareth de Venetia.