Gianlorenzo Berti

Gianlorenzo Berti OESA

Teologo

Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino

Introduzione

Nacque a Saravezza nel 1696. A motivo dello studio e dell'insegnamento ha percorso tutte le più grandi città del centro-nord d'Italia, soprattutto il triangolo Roma-Firenze-Bologna, divenendo l'alfiere della scuola teologica agostiniana, che ha difeso contro numerosi avversari. Opera fondamentale, commissionatagli dal Generale p. Schiaffinati, è il De theologicis disciplinis in otto volumi, che divenne il testo scolastico dei tanti studi teologici agostiniani. Quest' opera fu al centro di un'aspra polemica, che lo costrinse a difendersi con numerose altre opere. La polemica gli impedì di rivestire incarichi che molti, compreso il Papa, volevano affidargli. Fino all'ultimo ha dovuto difendersi e difendere la scuola agostiniana dall'accusa di giansenismo. Morì a Pisa nel 1766.

 

Scheda di approfondimento

Nacque a Seravezza (Lu) nel 1696, nel 1711 entrò nell'Ordine agostiniano, compiendo i suoi studi di teologia nel convento di Santo Spirito a Firenze e di San Giacomo a Bologna. Nel 1719 divenne lettore di filosofia e da allora si dedicò, in varie città del centro Italia, all'insegnamento e alla predicazione. Nel 1733 venne dichiarato maestro di teologia e inviato a Bologna ove rimase come reggente fino al 1735 allorché fu chiamato a Roma. Lavorò in Angelica dal 1735 al 1745 quando fu completato l'ultimo degli otto volumi del De theologicis disciplinis; nonostante le polemiche che il testo attirò sul suo autore e sull'intero Ordine, nel 1746 il Priore Generale Agostino Gioia ne impose l'uso per lo studio della teologia in tutti i seminari. Nel 1746 Berti divenne bibliotecario della Biblioteca Angelica ma nel 1748 preferì lasciare Roma accettando la cattedra di storia ecclesiastica all'Università di Pisa in quanto il suo lavoro aveva suscitato larghi consensi tra i giansenisti italiani ed egli si era trovato in una situazione molto difficile: la sua posizione  era ormai compromessa e nel 1754, benché i suoi scritti non fossero mai stati dichiarati fuori dall'ortodossia, il papa Benedetto XIV impedì la sua nomina alla carica di Generale dell'Ordine. Nel 1766 il Berti morì a Pisa dove si era di nuovo rifugiato dopo aver pubblicato l'ultima autodifesa contro l'accusa di giansenismo. Al convento di Pisa rimase la sua Biblioteca. 

 

Titolo santità
Titolo ecclesiastico
Nome Gianlorenzo
Nome religioso
Cognome Berti
Patronimico
Toponimo
Nome proprio
Cognome proprio
Nome religioso proprio
Patronimico proprio
Toponimo proprio
Altri nomi
Qualifica
Tipologia Teologo
Sesso Maschio