Santi Agostino e Ambrogio

Niccolò o Francesco di Segna

Santi Agostino e Ambrogio


Introduzione

I due pannelli sono del periodo di maggiore splendore della pittura senese e fanno parte di un polittico smembrato, parzialmente ricostruito da Zeri (vedi bibliografia). Finora erano noti alla critica soltanto tramite vecchie fotografie scattate quando erano ancora nella Collezione Gnecco di Genova. Altri elementi del polittico sparsi per il mondo sono:
- Lastra a Signa, Collezione Frederick Mason Perkins: San Giovanni Evangelista e San Giacomo.
- Bridgeport, Museo, Kress Collection: Sant'Antonio Abate e Sant'Andrea (molto simili ai due dipinti qui presentati, ma più piccoli).
- Bruxelles, Collezione Cahen: S.Cristoforo.
- Dublino, ex Collezione Smith: Santo Vescovo.
Frederick Mason Perkins conservava le due tavole con i Santi, Giovanni Battista e Giacomo, nella sala da musica al primo piano della sua abitazione di Sassoforte (Lastra a Signa). Il S.Giovanni Evangelista, dipinto di profilo, e il S.Giacomo Apostolo, visto di fronte, mostrano le stesse caratteristiche stilistiche e ornamentali dei due qui discussi, salvo che questi ultimi sono più elaborati e sembrano avere una qualità superiore, probabilmente perché occupavano una posizione più visibile all'interno del polittico. Le due tavole di Sassoforte, attribuite a Niccolò di Segna, sono illustrate a pagina 79, illustrazioni n.1 e 2 del catalogo della Collezione Mason Perkins a cura di Giuseppe Palombo, Assisi 1973, a cui si rimanda anche per l'inventario della villa a Sassoforte, pagina 71. Prima dell'intervento di Zeri, le due tavole molto simili della Collezione Kress erano catalogate come opera di un seguace di Pietro Lorenzetti (si veda Fern Rusk Shapley, Paintings from the Samuel Kress Collection, Italian paintings, thirteenth to fifteenth century, London 1966, pag.53 n.k1224a, figura 137 e n. k1224b, figura 138, cm.32 x 20 circa). I due dipinti Kress furono acquistati dalla Collezione Contini Bonacossi nel 1939 e precedentemente erano conservati in una collezione privata di Città di Castello; il che non è senza significato, perché altri dipinti, provenienti dal polittico messo in relazione con Niccolò o Francesco di Segna, venivano da questa città (cf.De Benedictis, op.cit.).
La Collezione Gnecco di Genova, da cui provengono le due tempere qui esaminate, doveva essere di una certa importanza, tanto che Berenson, nelle sue famose Lists, indicò l'appartenenza ad essa di dipinti del Dosso e di Matteo di Giovanni, mentre Zeri pubblicò, oltre alle due tavole qui discusse, anche una Madonna col Bambino del Maestro di San Davino (Giorno per giorno nella pittura, Torino 1991, pag.507, illustrazione 219).

 

fonte: www.bigli.com

 

 

 

Titolo Santi Agostino e Ambrogio
Sottotitolo
Artista Niccolò o Francesco di Segna
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E' un insieme? No
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