Introduzione
La tela è lo studio per il volto del S. Agostino, per il dipinto della conversione e battesimo del santo eseguito nel 1877 per la Cattedrale di Altamura. Il santo in età giovanile, barba e capelli fluenti e un po’ incolti, la veste candida battesimale appena accennata, reclina in capo per accogliere il sacramento dalle mani di S. Ambrogio. Dopo lunghi anni di assenza dalla scena artistica, assorbito come fu dai numerosi impegni politici e pubblici, i due dipinti di Altamura (il De Napoli dipinse la Morte di S. Gerolamo)costituirono l’atteso ritorno del De Napoli pittore, forse sollecitato dall’architetto Ferdinando Travaglini, con il quale aveva collaborato sin dagli anni ’50 dapprima a Napoli e poi a Capua, autore dell’edizione neo gotica della chiesa altamurana. Il dipinto, nella cappella di S. Giuseppe, raffigura l’arcivescovo di Milano Ambrogio, seduto su cattedra con alto dossale e in solenni paramenti liturgici, proprio nell’atto di versare l’acqua sul capo del santo; questi, inginocchiato, apre con gesto contenuto, in segno di umiltà e accettazione, le braccia, alla presenza della pia madre Monica, che lo aveva seguito Milano, e di altri due personaggi, uno giovinetto e l’altro di età matura. Nonostante l’importante commessa le figure appaiono ripetizioni di modelli già visti nella lunga carriera dl maestro (a tal proposito può apparire utile il confronto tra questo bozzetto è quello, degli anni precedenti, di S. Sabino nella scheda n. 33). Il volto nel bozzetto in questione appare più spigliato che non nella versione definitiva avvalorando quanto il D’Orsi ebbe a sottolineare: “forse, meglio che sulle pale d’altare e sui grandi cicli ad affresco, lo studio di questo pittore dovrebbe essere condotto proprio in questa ignorata Pinacoteca, che raccoglie, in schizzi, disegni e bozzetti, quanto di più fresco ed immediato il De Napoli abbia prodotto” (D’Orsi 1939, p. 13).
F.D.P.
Dal sito http://www.pinacotecadenapoli.com/