Convento S. Maria delle Grazie
Ginosa (TA) Italia
Ordine di Sant'Agostino
- Roma, mercoledì 17 dicembre 2008 11:29
- ·Segreteria
- ·Insediamenti
La presenza degli agostiniani è documentata nel sec. XVII, anche se la spiritualità agostiniana si può far risalire a quattro secoli prima. Ai primi del 1200 infatti si insediarono a Ginosa i frati dell’Ordine militare dei Cavalieri Teutonici, che seguivano la regola di Sant’Agostino e l’invito del Santo «diligatur Deus deinde proximus» divenne il modello della loro spiritualità.
Michele Sforza
Denominazione | S. Maria delle Grazie |
Denominazione alla fondazione | |
Varianti | |
Tipologia | Convento |
Categoria | |
Condizioni | |
Stato possesso | |
Monastero femminile | No |
Sito web | |
Collocazione | |
Indirizzo | |
Cap e Città | Ginosa (TA) |
Diocesi | |
Nazione | Italia |
Coordinate GPS |
Datazione erezione | 1629 |
Fondazione agostiniana | No |
Ordine di fondazione | Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino |
Circoscrizione di fondazione | |
Altro ente di fondazione | |
Datazione fondazione agostiniana | |
Datazione chiusura | 1809 |
Motivo chiusura | Soppressione |
Attuale presenza agostiniana | No |
Ordine | Ordine di Sant'Agostino |
Circoscrizione | |
Altro ente presente |
Nome riferimento | |
Indirizzo | |
Cap e Città | (TA) |
Nazione | |
Telefono | |
Fax | |
Cellulare | |
Sito web | |
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Denominazione | |
Denominazione alla fondazione | S. Maria delle Grazie |
Varianti | |
Tipologia |
Dalla Relazione inviata a Papa Innocenzo X nel 1650 si desume che quando andarono via i Padri Conventuali di S. Francesco nel 1629, l’ospizio di S. Maria delle Grazie rimase abbandonato e cinque anni dopo l’Università di Ginosa chiamò gli Eremitani di Sant’Agostino ad usare quell’edificio come ospizio, e non come fissa dimora, in quanto non si presentava idoneo ad accogliere una comunità religiosa. Un decennio più tardi comunque l’ospizio diventò un convento a tutti gli effetti, capace di accogliere una comunità regolare di almeno dieci religiosi. Era costituito da 3 camerate per abitazione dei frati, cucina, stalla, un cortile. Nel 1809 il convento venne soppresso e ridotto a casa comunale. Oggi l’ex convento è adibito a struttura sanitaria, mentre la chiesa è dedicata al culto dei Santi Medici.
Michele Sforza
D. Toseo, Storia di Ginosa, Acito, Ginosa 1994; T. Autiero, «Il convento degli Eremitani agostiniani in Ginosa (TA)», in La Madonna della Lama, anno XLVI, n. 4, 2000; P. Bozza - M.Capone, I Monasteri di Ginosa, Tip. Vito Radio, Putignano 1994.
Denominazione | Santi Medici |
Denominazione alla fondazione | S. Maria delle Grazie |
Varianti | |
Titolo |
La chiesa, in origine di piccole dimensioni e sotto il titolo di S. Maria delle Grazie, fu ampliata, fino a comprendere 8 cappelle oltre l’altare maggiore. Fu dedicata a Sant’Agostino, costruita secondo i canoni architettonici propri delle chiese agostiniane: alte e slanciate nelle loro volte. Secondo la caratteristica tipica delle chiese agostiniane ci sono sei arconi, sovrastati da sei tavole dipinte, tra cui una dedicata alla Santa Croce, un‘altra del ‘700 su tela che rappresenta S. Agostino. Nel 1837 un incendio distrusse l’artistico coro e pulpito, la bella statua di S. Nicola da Tolentino e parecchie reliquie di Santi. La chiesa venne occupata dal Capitolo e fino al 1936 funzionò come chiesa capitolare e parrocchiale.
Michele Sforza
D. Toseo, Storia di Ginosa, Acito, Ginosa 1994; T. Autiero, «Il convento degli Eremitani agostiniani in Ginosa (TA)», in La Madonna della Lama, anno XLVI, n. 4, 2000; P. Bozza - M.Capone, I Monasteri di Ginosa, Tip. Vito Radio, Putignano 1994.
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Denominazione alla fondazione | |
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