La fondazione del Convento di S. Antonio Abate dell’Ordine degli Eremitani di S. Agostino risale sicuramente al secolo XV, giacchè appare citato già nel 1484. Sorgeva un tempo all’inizio dell’abitato, circondato da tre strade pubbliche ed isolato, come dice la Relazione del 1650 inviata al generalato dell’Ordine. Il convento era abbastanza prospero, possedendo beni mobili ed immobili. Era costituito da molti ambienti e da una decina di cellette. Nella stessa relazione si afferma che la famiglia monastica era stata di solito di 10 padri, ma che al momento era composta di 5 sacerdoti e 3 serventi. Si parla pure del restauro in corso della Chiesa e del convento. Fu visitato nel 1584 dal Generale dell’Ordine, Spirito Anguissola o Anguisciola da Vicenza. Gli agostiniani di Cursi fondarono nella loro chiesa due confraternite: quella del SS. Rosario e l’altra, più antica della Madonna di Costantinopoli e divulgarono la devozione a S. Agostino e alla Vergine della Consolazione che perdura ancora intatta fino ad oggi. Fu soppresso con real decreto di Gioacchino Murat il 7 agosto 1809. A distanza di anni la chiesa fu riaperta al culto, mentre il convento e i suoi beni immobili furono venduti dal fisco a privati cittadini. Nell’altare maggiore si può ammirare una maestosa pala barocca, opera monumentale dello scultore alessanese Placido Buffelli. E’ dedicato alla Madonna della Consolazione. Proprio al centro del timpano si può leggere una bella iscrizione in onore del Santo di Ippona: HAERETICI ME FULMEN HABENT- ECCLESIA FLUMEN (Gli eretici mi considerano un fulmine, la Chiesa un fiume [di sapienza]).Un altro altare è dedicato a S. Nicola da Tolentino.
Michele Sforza


