La chiesa di S. Agostino risale al XIV secolo, come risulta da un documento del 1319. Prima c’era una chiesetta del XII sec., grancia della parrocchia di S. Nicola, dedicata dapprima a S. Pietro e chiamata successivamente Santa Croce fino alla venuta degli agostiniani. Questi la dedicarono dapprima a S. Pietro e poi a S. Agostino. I Padri agostiniani portarono dalla Sicilia la statua lignea e il culto della Madonna del Soccorso. La loro chiesa diventò meta di continui pellegrinaggi da tutta la città e dal circondario. La statua, pregevole lavoro di tradizione bizantina, rappresentante la Vergine seduta con il Bambino in braccio, con una veste dorata e un mantello bruno; veniva portata in processione quando le epidemie o le calamità naturali minacciavano la città. Il Checchia de Ambrosio racconta che nell’anno 1306 «essendo in Palermo un Padre Maestro Nicola La Bruna Agostiniano malato di così grave dolore ne’ fianchi da far temere di sua vita, apparvegli la Vergine Santissima fulgida di celesti splendori, ed avvicinatasi al letto di lui guarillo incontanente. Di ciò non sapeva quali grazie potesse tributarle maggiore quell’avventuroso, ma Essa gl’impose bastarle, che predicasse il miracolo, e che proclamasse volere essere chiamata ed invocata la Signora del Soccorso. Da allora gli Agostiniani ebbero ad onorare la bella Madre del Redentore col nome di Madre del Soccorso, e dovunque ergevano alcun loro monastero ne ponevano corrispondente effigie. Perciò gli Agostiniani di Sansevero nella loro chiesa, benchè denominata di S. Agostino, avevano per tutelare la Vergine Santissima del Soccorso». L’antica chiesa di S. Agostino mutò a poco a poco il nome in Santuario di Maria Santissima del Soccorso. Il convento era piccolo, ma comodo: aveva il chiostro con cisterna e giardino. La chiesa poi aveva il campanile con due campane. Il terremoto del 1627 distrusse i dormitori, il campanile ed il tetto della chiesa. Degli altari i più importanti erano quello di S. Croce o Crocifisso con l’omonima Confraternita, sotto la protezione di S. Monica e S. Agostino e l’altro dedicato alla Madonna del Soccorso. Gli agostiniani restarono a S. Severo fino alla soppressione innocenziana del 1652. Andati via gli agostiniani, i fedeli continuarono ad accorrere numerosi alla chiesetta, come a colmare, con la loro devozione, il vuoto lasciato dai Padri. Nel 1680 fu istituita la Confraternita della Madonna del Soccorso, che nel 1857 fu dichiarata patrona principale di S. Severo.Nel 1957 la chiesa fu dichiarata ufficialmente santuario mariano della diocesi di S. Severo.
Mchele Sforza


