Abbiamo poche notizie storicamente attendibili. L’Herrera nell’Alphabetum Augustinianum dice che c’erano due conventi, uno fuori le mura sotto il titolo di S. Agostino Vetere e l’altro di S. Maria del Popolo, come risulta dai registri alla data 20 ottobre 1470. Gli Eremitani di Sant’Agostino avevano, non sappiamo da quale data, un convento, intitolato a S. Agostino, attiguo alla chiesa di Santa Maria del Soccorso, volgarmente detta «Chiesa della Madonna della Misericordia». I monaci agostiniani tenevano ogni anno un solenne mese di maggio predicato nella Chiesa di Santa Maria del popolo, trasportandovi il quadro della Madonna in processione, negli ultimi giorni di aprile. Poi il quadro veniva riportato nel loro convento. Il quadro è un’antichissima icona bizantina attribuibile al secolo VII, dipinta su tavola lignea, dello stile della «Odigitria», che significa del buon cammino. La Vergine indica infatti Gesù, che è l’unica via per conoscere il Padre. Successivamente il quadro miracoloso della Madonna venne sistemato nell’abside della Chiesa della Madonna della Misericordia, quando i Padri lasciarono Ascoli, cioè nella metà del XIX sec., con la confisca e l’incameramento dei beni ecclesiastici decretati dal Governo italiano.
Nel 1647 apparteneva alla congregazione dulcetana, con la soppressione del 1662 passò alla Provincia di Puglia.
Michele Sforza