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Dopo la soppressione murattiana, per interessamento di P. Girolamo Maffione, il convento dell’Incoronata di Bisceglie ripartì nel 1821, con un solo frate e quattro conversi. Ma poi la comunità diventò sempre più numerosa e si rese necessario costruire una nuova chiesa più bella ed accogliente. Nel 1828 gli agostiniani ottennero i locali dell’ex convento degli Osservanti, situato al centro del borgo. Il convento era comodo e spazioso: oltre ai locali a piano terra, aveva al piano superiore 16 stanze abitabili. Da allora il convento di Bisceglie lasciò l’antico titolo di S. Agostino o S. Maria dell’Incoronata e prese il nuovo titolo di S. Maria delle Grazie. La presenza degli agostiniani durò appena 15 anni. Nel 1861, con la formazione del Regno d’Italia, quasi tutti i conventi vennero soppressi con le loro proprietà. Attualmente il convento è adibito ad edificio scolastico.

Michele Sforza

T. Autiero, «Il convento dei PP. Agostiniani a Bisceglie», in La Madonna della Lama, anno XLIII n.3 1997; C. Testa, «Ricerche sulla restaurazione dell’Ordine agostiniano nel Regno di Napoli 1819-1838» in Analecta Augustiniana, 1979, vol. XLII.

La cappella sotto il titolo S. Maria dell’Incoronata fu demolita, conservando però l’affresco della Madonna delle Grazie, per costruire la nuova chiesa sotto il titolo di S. Agostino. La costruzione fu completata nel 1845, come si legge sulla facciata: «DIVO PATRI AUGUSTINO A. D. MDCCCXLV». La facciata, di forma quadrata e dalle linee semplici, termina con una lunga balconata. Al centro la grande figura del Cristo. All’interno una grande sala di forma circolare che prende luce dalle finestrelle semicircolari della cupola. Tra le opere d’arte c’è da segnalare la presenza di due quadri raffiguranti la Madonna della Cintura e la Vergine del Buon Consiglio del pittore nojano G. De Mattia.

Michele Sforza