S. Agostino

Convento S. Agostino

Santa Vittoria In Matenano (AP) Italia

Ordine di Sant'Agostino

Scheda di approfondimento

La presenza dell’Ordine agostiniano a Santa Vittoria data già a partire dal 1254, quando i frati presero possesso della chiesa di Santa Maria in Sylva Perticaria; secondo la tradizione, sui resti di questa diruta chiesa fu costruita quella intitolata a sant’Agostino. Dalla narrazione del Pastori (fine Settecento) apprendiamo che i libri del convento iniziano dalla metà del XVI secolo e che sull’arco trionfale del presbiterio dell’antica chiesa si trovava un’iscrizione che datava la costruzione dell’arco medesimo al 1372. 
L’edificio ha poi subito nei secoli ben due ricostruzioni, una all’inizio del XV secolo (probabilmente in stile romanico-gotico a tre navate con absidi a terminazione rettilinea e cripta sotto il presbiterio; il convento fu costruito a ridosso del fianco sinistro della chiesa) e un’altra, la definitiva, nel 1781. Interventi di ripristino, in seguito a un terremoto, furono eseguiti già nel 1703; successivamente ai danni causati nel 1771 da un altro sisma, l’edificio fu nuovamente trasformato, dalle forme romanico-gotiche a quelle neoclassiche, su disegno dell’architetto comasco Pietro Augustoni, autore anche del progetto per la chiesa di Sant’Agostino a Monterubbiano. La nuova chiesa fu iniziata nel 1781, aperta al culto nel 1785 ancora non terminata e consacrata nel 1798. I frati vi rimasero fino al 1862, quando furono espulsi in ottemperanza alla legge Valerio del 1861, sui beni degli ordini soppressi. La chiesa continuò però a essere regolarmente officiata. 
Non rimanendo nulla né delle origini, né della ricostruzione quattrocentesca, le forme attuali della chiesa rispondono pienamente al linguaggio neoclassico relativo alla ricostruzione tardo-settecentesca. Il Serra, nel 1936, vide «frammenti murari trecenteschi nella fiancata di destra, affresco coevo in una nicchia della sagrestia». La facciata è incompiuta: la parte conclusa mostra un paramento murario in laterizio più accurato del resto della costruzione. La facciata presenta le caratteristiche comuni alle altre chiese dell’Ordine realizzate nel Settecento: scandita da quattro paraste, ha un portale sormontato da timpano triangolare; la parte sommitale, che presenta le ammorsature dove doveva legarsi il resto della facciata, mostra i segni di un rialzo, confermato anche da una variazione sui fianchi nell’apparecchiatura dei laterizi. L’interno, anch’esso rispondente al linguaggio neoclassico, presenta un’aula unica scandita sulle pareti da colonne lisce con capitelli corinzi dorati sormontati da una trabeazione classicheggiante che segue l’intero perimetro della chiesa. Il presbiterio, leggermente rialzato, è concluso da un’abside a perimetro semicircolare. La copertura è a volta a botte lunettata con cupola ellittica al di sopra del presbiterio. Chiesa e convento, acquistati dal Comune, sono stati ulteriormente restaurati nel 1932, mentre il chiostro ha subito un altro intervento nel 1986.

Paolo Cruciani

Insediamento
Denominazione S. Agostino
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia Convento
Categoria
Condizioni
Stato possesso
Monastero femminile No
Sito web
Email
Complesso conventuale
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia
Edificio di culto
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Titolo
Dipendenza
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia
Titolo