Convento S. Maria degli Angeli
Cassano Murge (BA) Italia
Ordine di Sant'Agostino - Provincia Agostiniana d'Italia
- Roma, Tuesday, May 6, 2008 10:51 AM
- ·Segreteria
- ·Insediamenti
Introduzione
L’insediamento monastico nacque e si sviluppò su una grotta, dove fu trovata un’immagine della Madonna dipinta sulla roccia. Probabilmente si tratta di una grotta basiliana abitata da monaci fuggiti dall’Oriente durante la campagna iconoclastica di Leone Isaurico. La grotta venne scoperta poi nel sec. XIII da un sacerdote rimasto anonimo, al quale la Vergine apparsa ne avrebbe rivelato l’esistenza, indicando il posto. Dapprima fu costruita una cappella per accogliere i numerosi pellegrini. Poi per incrementare il culto e custodire la grotta, furono chiamati i frati di S. Francesco.
Michele Sforza
Denominazione | S. Maria degli Angeli |
Denominazione alla fondazione | |
Varianti | |
Tipologia | Convento |
Categoria | Convento (residenza) |
Condizioni | Adeguato abitato (struttura utilizzata) |
Stato possesso | Famiglia agostiniana |
Monastero femminile | No |
Sito web | |
Collocazione | A 2 km dal paese sulla strada per Altamura. |
Indirizzo | Convento S. Maria degli Angeli |
Cap e Città | 70020 Cassano Murge [Cassano] (BA) |
Diocesi | Bari [Acquaviva] |
Nazione | Italia [Regno di Napoli] |
Coordinate GPS |
Datazione erezione | 1469 |
Fondazione agostiniana | No |
Ordine di fondazione | Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino |
Circoscrizione di fondazione | |
Altro ente di fondazione | Frati Minori Osservanti |
Datazione fondazione agostiniana | 1935 |
Datazione chiusura | |
Motivo chiusura |
Attuale presenza agostiniana | Sì |
Ordine | Ordine di Sant'Agostino |
Circoscrizione | Provincia Agostiniana d'Italia |
Altro ente presente |
Nome riferimento | P. Mario Sannino |
Indirizzo | Via Convento, 55 |
Cap e Città | 70020 Cassano Murge (BA) |
Nazione | |
Telefono | 080 763221 |
Fax | 080 773070 |
Cellulare | |
Sito web | |
Non ci sono attualmente documenti a disposizione. Prova a cercare nella sezione Documenti
Denominazione | S. Maria degli Angeli |
Denominazione alla fondazione | |
Varianti | |
Tipologia |
Il convento dei Frati Minori detti dell’Osservanza fu eretto il 29 maggio 1469 con bolla pontificia Admonet nos di Paolo II, su un terreno fuori città donato dal sacerdote cassanese Domenico de Consulibus e da Bartolomeo Cimbrone. Ma si pensa che già prima di questa data doveva essersi insediata una comunità monastica, dal momento che il Beato Giacomo da Bitetto venne a Cassano nel 1444, rimanendo per una decina d’anni al servizio della comunità quale laico cuciniere e vivendo in gran penitenza. Soggiornò pure nel convento di Cassano il beato Giovanni da Parma. Nella seconda metà del XVI sec. il convento fu restaurato ed ampliato, tanto da poter accogliere una trentina di religiosi con uno studentato di teologia. Nel 1598 passò ai Minori Riformati Alcantarini, secondo la bolla di Clemente VIII. Nel XVII sec. fu aggiunto il grande Cappellone, detto del Crocifisso. Alla fine del sec. successivo la grotta della Madonna fu trasformata in cisterna e solo nel 1855, ripulita la grotta e recuperato l’affresco, i fedeli potettero tornare a venerare la Sacra Immagine Mariana. Dopo la prima soppressione, quella napoleonica, e la riapertura sei anni dopo, seguì un’altra soppressione, quella del governo italiano del 1866, che fece abbandonare la chiesa ed il convento, affidati al Comune. Col concordato del 1929 fu data la possibilità ai Frati Minori di ritornare nel convento cassanese, ma essi rinunciarono per le pessime condizioni dell’edificio.
Per interessamento di P. Nicandro Racanelli di Sannicandro di Bari, gli Agostiniani vi si insediarono il 22 luglio del 1935. In mezzo a tante difficoltà ed a costo di durissimi sacrifici, fu restaurato il vecchio convento ed eretto il nuovo edificio per opere sociali. Furono sistemati l’altare maggiore, l’accesso alla grotta e il presbiterio. Fu sistemato il Sacrario, tutto in marmi pregiati, per conservare i resti dei caduti in guerra cassanesi. Fu conservato il bellissimo chiostro quattro-cinquecentesco, dagli archi bassi e a sesto acuto. Tutt’intorno affreschi settecenteschi rappresentano scene della vita del Santo di Assisi. Attraverso il chiostro si giunge al convento, formato attualmente da tre corridoi, fiancheggiati da una trentina di cellette e un piccolo refettorio.Nel 1946 l’arcivescovo di Bari, Mons. Marcello Mimmi, per riconoscenza verso i Padri Agostiniani, innalzò la chiesa di S. Maria degli Angeli alla dignità di Santuario e tre anni dopo il card. Benedetto Aloisi Masella, alla presenza di dodici vescovi e delle autorità civili, militari e politiche della Provincia di Bari, incoronò l’immagine della Vergine. Furono anche costruite le 14 stazioni della Via Crucis lungo la scala di salita alla Chiesa. Si dette impulso al bollettino La Vergine degli Angeli, nel 1954 fu innalzato, a ricordo dell’anno mariano, il monumentale faro che proietta ogni notte sulla pianura fino alla costa la sua luce, simbolo della luce spirituale che dal sacro colle si diffonde sulla circostante regione.
Michele Sforza
N. Alessandrelli, Incoronazione della Beata Vergine degli Angeli, Tip. Grandolfo, Bari 1949.
Denominazione | |
Denominazione alla fondazione | |
Varianti | |
Titolo |
La chiesa è formata da una navata principale, da una piccola navata laterale a sinistra, da un cappellone e da un piccolo transetto. La facciata è settecentesca, con una linea cuspidata molto sobria: sul portale un arco a sesto acuto nella cui lunetta si può ammirare un bassorilievo della Vergine degli Angeli. Sulla parete esterna del cappellone, in basso, in un bassorilievo in pietra, è raffigurato l’Eterno Padre benedicente e recante in mano il globo. Le volte della navata centrale sono a botte. D’interesse pittorico le suppellettili di legno con decorazioni sei-settecentesche: la porta d’ingresso, la cantoria, il pulpito, i confessionali. Alcune tavole quattrocentesche, che molto probabilmente formavano un polittico, si trovano alla Pinacoteca Provinciale.
Di fronte al pulpito la pala di S. Francesco, tavola del ‘400 dipinta a tempera. Sull’altare maggiore una nicchia contiene la statua della Madonna degli Angeli, rivestita di abito ornato di preziosi ricami. L’antico altare maggiore, restaurato dagli agostiniani nel 1943, fu trasferito nel cappellone. Nella navata laterale, scavato interamente nella roccia il bellissimo presepe cinquecentesco, attribuito in un primo momento a Stefano da Putignano, poi al suo allievo Paolo da Cassano. Sul lato sinistro due altari dedicati a S. Agostino e a S. Rita. Nel cappellone, addossato alla fiancata sinistra, ci sono tre splendidi altari barocchi: quello del Crocifisso, di S. Antonio e dell’Immacolata. Nel primo al centro la statua del Cristo, opera pregevolissima di ignoto intagliatore pugliese del XV per alcuni, del sec. XVII per altri. Un’altra opera molto pregevole è il tabernacolo a forma di tempietto con cupola a scaglie. Nelle nicchie laterali sono collocati quattro busti in legno di Santi Martiri e in quelle inferiori tre ostensori. A destra l’altare in legno(sec. XVIII) con una grande tela raffigurante l’estasi di S. Antonio. A sinistra l’altare dell’Immacolata sempre del ‘700: la Vergine è raffigurata nell’atto di schiacciare il serpente sotto il piede, mentre schiere di Angeli reggono un festone con la scritta: Tota pulchra es Maria et macula originalis non est in Te. Sull’arco del Cappellone un altro grande dipinto con tre Santi.L’affresco della Vergine degli Angeli della grotta secondo la tradizione è l’antica immagine di origine bizantina. I continui ritocchi e rifacimenti nel corso dei secoli hanno alterato le sembianze originali della Vergine, del Bambino e dell’Angelo che si intravede sulla destra. In onore della Vergine degli Angeli, protettrice di Cassano, si svolge il 1° agosto una grande fiera e i giorni successivi la festa patronale.
Michele Sforza
N. Alessandrelli, Incoronazione della Beata Vergine degli Angeli, Tip. Grandolfo, Bari 1949; Il Santuario di S. Maria degli Angeli di Cassano delle Murge. Cenni storici e novena. PP. Agostiniani, Cassano Murge 1989; N. Milano, Le Chiese della Diocesi di Bari, Bari 1983.
Denominazione | |
Denominazione alla fondazione | |
Varianti | |
Tipologia | |
Titolo |