Insediamenti agostiniani

Convento Insediamenti agostiniani

Esanatoglia (MC) Italia

Ordine di Sant'Agostino

Scheda di approfondimento

Presumibilmente il convento era già ultimato entro la prima metà del Trecento, poiché nel 1349 vi fu celebrato un Capitolo provinciale dell’Ordine. Sono piuttosto numerose le citazioni documentarie in carte testamentarie e catastali dei secoli successivi. Il convento risulta ancora pienamente attivo nel XVI secolo, quando vi fu collocato l’organo, un Palemino di Bologna commissionato nel 1589, e quando chiesa e cenobio risultano juspatronato della locale famiglia Dialti, alla cui iniziativa si deve anche la costruzione, nel XVII secolo, dell’altare maggiore con tutto il suo apparato. Soppresso nel 1810, il convento passò al demanio e fu venduto a tale Cataldo Giovagnoli di Esanatoglia. 
La chiesa presenta un’abside molto simile a quella di Montalto Marche, di perimetro poligonale e scandita verticalmente da quattro allungate paraste con due ampie monofore negli spazi tra le prime due paraste e le ultime due. Il campanile è retrostante, come è uso pressoché generale nelle chiese eremitane, ma non presenta terminazione cuspidata. Nessuna fase costruttiva appare databile con certezza. L’abside della chiesa, in conci di pietra calcarea bianca in cui si aprono due monofore a sesto acuto, potrebbe appartenere alla fabbrica originaria, così come la presenza di affreschi databili al XIV secolo nella zona absidale interna potrebbe testimoniare la sopravvivenza di parte della muratura trecentesca. La chiesa è stata restaurata nei primi anni settanta del Novecento. Gli ambienti conventuali sono attualmente trasformati nel privato palazzo Zampini. 
All’interno dell’edificio ecclesiastico si trovano alcune opere d’arte degne di nota: nell’abside, alcuni affreschi attribuiti a Diotallevi di Angeluccio (XIV secolo), autore anche della tavola della Madonna del Gonfalone ora a Camerino; interessante un affresco, lacunoso e smartellato, raffigurante la Madonna in trono con Bambino, santi e committenti, in cui si colgono echi della pittura del primo Lorenzo Salimbeni. Nell’altare minore di destra, una tela con una Crocifissione di Simone de Magistris, firmata e datata 1565.

Paolo Cruciani

Insediamento
Denominazione Insediamenti agostiniani
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia Convento
Categoria
Condizioni
Stato possesso
Monastero femminile No
Sito web
Email
Complesso conventuale
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia
Edificio di culto
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Titolo
Dipendenza
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia
Titolo