L’insediamento dei Canonici Regolari di Sant’Agostino a Cingoli presso la chiesa extraurbana di San Salvatore de Colle Bianco, essendo documentato almeno dal 1142, come si apprende da un privilegio concesso il 23 marzo da papa Innocenzo II, è più antico di quello di Santa Lucia ed è, come per altre fondazioni (Recanati, Fano, ecc.), da ricondursi piuttosto ai Brettinesi che ai Canonici Regolari di Sant’Agostino essendo antecedenti alla Grande Unione. La chiesa dei Santi Quattro Coronati - al pari di San Lorenzo, San Vitale del Torrone e San Sergio in località Grottaccia - fu ristrutturata in età gotica sul modello di Sant’Esuperanzio (1278-1295) da cui desume la tipologia a nave unica con archi trasversali ogivali anche se la terminazione a tre absidi risulta piuttosto anomala rispetto al duomo di Gubbio e alle chiese eugubine di San Giovanni, Sant’Agostino e San Domenico. Tale anomalia si riscontra anche nella stessa struttura del piano presbiteriale rialzato e tripartito da due pilastri quadrangolari. Rimaneggiamenti quattrocenteschi sono visibili soprattutto nella facciata e nel portale. Non è da escludere che il «magister» amico ricordato dall’iscrizione fosse l’autore dell’edificio sacro al quale i canonici concessero il privilegio della sepoltura e la relativa memoria obituaria. Dalla chiesa dei Santi Quattro Coronati dipendeva anche San Flaviano, chiesa documentata già nell’VIII-IX secolo come testimonia l’iscrizione riportata da Avaracci-Salvi e ciò appare curioso se si pensa che gli Agostiniani hanno fondato una chiesa dedicata a san Flaviano del Mercato in Austria.
Tiziana Marozzi