S. M. della Pietà

Convento S. M. della Pietà

Dasà (VV) Italia

Ordine di Sant'Agostino -

Scheda di approfondimento
Il convento di S. Maria della Pietà e S. Giovanni in Laterano di Dasà, in diocesi di Mileto, secondo quanto si legge nella relazione del 1650, "fu fondato et eretto al 1503 alli 13 di gennaro". Tuttavia, trapelano dubbi e perplessità. Nel documento viene precisato che "[av]viata ogni diligenza non s’ha potuto trovare la fondatione per trovar li patti et conventioni tanto dell’una parte quanto dell’altra", ma soprattutto che il dato cronologico era ricavato da una concessione dei canonici di S. Giovanni in Laterano a Pietro D’Amello fondatore del convento: "ma in virtù di una concessione delli Canonici di S. Giovanni Laterano in Roma concessa a Giovan Pietro D’Amello fondatore che li concessero che possa edificare la detta chiesa, et doppo fabricata possa mettere in quella frati di S. Agostino, et questa concessione è stata fatta al 1503 come di sopra alli 13 di genaro. L’ha data al M. Rev.do P. (...) vicario nostro generale di questa congregatione con patto che si pagassero anno quolibet libre tre di pepe a S. Giovanni Laterano in Roma, et per quanto alle scritture si han viste dona d’obligo tre messe la settimana per l’anima sua, [...] et dal fundatore sono state assegnate l’infrascritte robbe: un horto circum circa il convento; censi bullari scudi 37; censi enfiteutici scudi 31; diversi piedi d’olivi in diversi luoghi publici". Studi recenti dimostrano che la decisione di fondare il convento venne adottata dal capitolo della congregazione tenuto a Francavilla il 1 maggio 1552. In quella occasione il notaio Desiato Senatora di Castelmonardo stipulò i "capitoli" di fondazione e dotazione tra Gian Pietro D’Amello e gli zumpani (Cfr. A. TRIPODI, Notizie e documenti sul convento agostiniano di S. M. della Croce di Francavilla Angitola, in "Analecta Augustiniana", LIX (1996), p. 372). Nel 1554 il vicario generale Geronimo da Scigliano andò a Roma "ut summus Pontifex donationem factam a domino Ioanne Petro de Amello calabro de multis bonis stabilibus applicandis ecclesiae de iure sui patronatus, ex quibus fieret monasterium sub titulo S. Mariae ad Pietatem pro Congregatione Calabriae, apostolicae autoritatis munimine roboraret" (T. DE HERRERA, Alphabetum Augustinianum, Madrid, 1644, p. 426). La chiesa, sotto il titolo di S. Maria della Pietà e S. Giovanni in Laterano, di palmi 28 x 45, aveva quattro altari, escluso quello maggiore, dedicati a S. Nicola di Tolentino, a S. Monica "dipinta al muro", al SS.mo Rosario e a S. Michele Arcangelo. Nel 1650 la famiglia religiosa era formata da due sacerdoti, un laico professo e un serviente. Fu abbandonato con la soppressione innocenziana del 1652.
Insediamento
Denominazione S. M. della Pietà
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia Convento
Categoria
Condizioni
Stato possesso
Monastero femminile No
Sito web
Email
Complesso conventuale
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia
Edificio di culto
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Titolo
Dipendenza
Denominazione
Denominazione alla fondazione
Varianti
Tipologia
Titolo