Convento S. Sebastiano
Trani (BA) Italia
Ordine di Sant'Agostino
L’Herrera e il Torelli scrivono nelle loro opere che esistevano due conventi agostiniani a Trani, uno dedicato al Santissimo Salvatore e l’altro a S. Sebastiano, ma questa ipotesi si è dimostrata del tutto erronea. La chiesa di S. Salvatore, citata per la prima volta in un documento del 1162, era ubicata fuori le mura della città, nei pressi di porta Vetere che si chiamerà dopo porta Barletta. Ma il primo documento riguardante il cenobio agostiniano di S. Salvatore risale al 1491. Questo primo convento con la chiesa annessa andarono in rovina a causa delle guerre e delle pesti. Allora gli agostiniani chiesero di trasferirsi in città e di prendere possesso della chiesa di S. Sebastiano (vedi atto notarile dell’anno 1533, ma probabilmente presero possesso molti anni dopo), eretta nel 1503 per volontà del governatore veneto di Trani, Giuliano Gradenico, mentre sulla città infieriva una terribile pestilenza..
Nel 1708 la chiesa di S. Sebastiano crollò paurosamente, lasciando in piedi solo le pareti laterali. Del portale della chiesa ci sono pervenuti quattro cimeli, due dei quali reimpiegati nella ricostruzione dell’edificio avvenuta nel XVIII sec.: l’architrave, la statua di S. Sebastiano, la lunetta ed uno dei leoni stilofori. Con la soppressione del 1809 la chiesa fu affidata alla Congregazione di S. Giacomo, perché fosse continuato il culto della Madonna dell’Incoronata e di S. Nicola da Tolentino. La detta Congrega divenne pure depositaria dell’intero arredo della chiesa, tra i quali c’erano i quadri della Madonna della Consolazione con Santa Monica e Sant’Agostino e il Battesimo di Sant’Agostino. Del primo dipinto s’è persa ogni traccia.
Michele Sforza
