Indice
INDICE
La vita di Giordano di Sassonia
La personalità di Giordano
Il libro vitasfratrum che presentiamo
Lettera a fra Giovanni lettore in Argentina
Proemio
CAP. I
- Di quattro sorti di Communioni, che deveno essere in ogni sacra Religione.CAP. II - Della prima Communione, che é la cohabitation locale: quad’havesse principio et come la vita cenobitica si cominciasse a metter in uso.
CAP. III - Di tre sorti di Monaci, et d’una quarta aggiunta.
CAP. IV - Che la vita de gl’Anacoreti é più perfetta di quella de i Cenobiti.
CAP. V - Che la vita de i Cenobiti é più sicura di quella de gl’Anacoreti.
CAP. VI - Che la professione dell’una et dell’altra vita, trovandosi in una persona, é perfettissima.
CAP. VII - Di qual forte di monaci siano i frati dell’Ordine di Sant’Agostino; dove si distingue; quanto a gl’Eremiti; fra Cenobiti et Anacoreti, et si mostra che S. Agostino fu Eremita Cenobita.
CAP. VIII - Che gli Eremiti Cenobiti possono passare alla solitudine anacoretica.
CAP. IX - Che gl’Anacoreti posson passare a i Cenobiti.
CAP. X - Che gl’Anacoreti non deveno uscir della solitudine per attendere all’opere della vita attiva.
CAP. XI - Ch’a gl’Anacoreti é lecito uscir della solitudine per esercitar l’opere della vita contemplativa.
CAP. XII - Quando et con quali circostanze i frati debbano uscire di monasterio.
CAP. XIII - Che S. Agostino s’accostò alla vita commune della congregation Cenobitica.
CAP. XIV – Della dispersion de i frati dopo la morte di S. Agostino, et dell’union dell’Ordine.
CAP. XV - Del sacro habito dell’Ordine.
CAP. XVI - Dell’entrata de Frati nelle città.
CAP. XVII - Del Titolo dell’Ordine.
CAP. XVIII - Della riunion del capo alle membra, quando ci fu donato il corpo di S. Agostino, e’l luoco in Pavia.
CAP. XIX - Che la sacrosanta madre Chiesa Romana ha particolarmente instituito et accresciuto quest’Ordine.
CAP. XX - Quanto sia pericolosa cosa a i frati uscir di questa santa communanza.
CAP. XXI - Quali statuti della Regola et delle Constitutioni dell’Ordine si riducano a questa prima Communione.
CAP. I
- Che deve esser tra i frati un sol cuore et una sola anima in Dio.CAP. II - Della vera obedienza de i Frati.
CAP. III - Della virtù, efficacia et frutto della vera et sana obedienza.
CAP. IV - Della benevolenza de i Prelati verso i loro sudditi.
CAP. V - Della scambievol carità de i frati.
CAP. VI - Quanto sia dannosa la discordia tra i frati.
CAP. VII - Dell’humiltà che devono havere i frati.
CAP. VIII - Della patienza, che deveno havere i frati.
CAP. IX - Della superbia spirituale, dalla qual con grandissimo lor danno son combattute, così le persone religiose che vivono nella congregatione, come quelle che stanno nella solitudine.
CAP. X - Della correttion fraterna.
CAP. XI - Della carità che si deve usar co i frati infermi.
CAP. XII - Che gl’infermi deveno haver patienza et render gratie a Dio.
CAP. XIII - Della preparatione de i frati alla morte.
CAP. XIV - Della Regola di S. Agostino, et come fosse data a i nostri frati, et delle Constitutioni dell’Ordine.
CAP. XV - Dell’Officio divino, et del modo di cantare et dire i Salmi.
CAP. XVI - Dell’attentione, che si deve haver nell’Officio divino et nell’altre orationi, et che’l diavolo si sforza d’alienare et turbar la mente di quelli che orano.
CAP. XVII - Come debba prepararsi ogn’uno all’Oratione.
CAP. XVIII - Della particolar preparatione alla messa et alla sacra Communione.
CAP. XIX - Dell’instanza dell’oratione, et ch’essa suole essere esaudita.
CAP. XX - Che vale assai l’intercession di qualche Santo, perche l’oration nostra sia esaudita.
CAP. XXI - D’una molto utile oration di S. Agostino.
CAP. XXII - Della divina lettione et della Sacra Scrittura.
CAP. XXIII - Della scienza spirituale, et come s’acquisti.
CAP. XIV - Dell’opere manuali.
CAP. XXV - S’alcuno Religioso sia esento dall’opere manuali.
CAP. XXVI - Dell’opere conventuali a i frati di S. Agostino.
CAP. XXVII - Che si deve fuggir l’otio.
CAP. XXVIII - Della Castità et pudicitia de i frati.
CAP. XXIX - Dell’utilità, che si trahe dalla battaglia, della carne con lo spirito.
CAP. XXX - Delle cautele et rimedij che si ricercano per guardar la castità.
CAP. XXXI - Della consumatione della vera et perfetta castità.
CAP. XXXII - Quali statuti della Regola et delle Costitutioni dell’Ordine si riducano a questa seconda Communione.
*Oratione di S.Agostino molto bella et utile.
*Un’altra oratione di S.Agostino.
CAP. I
- Della Communione della profession temporale, quando cominciasse, et come si derivi della creatione dell’huomo fino a i tempi di S. Agostino.CAP. II - Di diversi modi di vivere, osservati, secondo diversi tempi, in questa Comunione, nella qual si tengono tutte le cose communi.
CAP. III - Che S. Agostino fu il primo, che rinovasse la communione Apostolica con la sua Regola.
CAP. IV - Che la Regola di S. Agostino é fondata sopra gl’Atti deg’Apostoli.
CAP. V - Che la Regola di S. Agostino é commune, così à quelli, che tengono i poderi et le possessioni, come a quelli che non le tengono.
CAP. VI - Ch’é più conforme alla Regola di S. Agostino non haver poderi et possessioni, c’haverle.
CAP. VII - Se i Frati Eremiti di S. Agostino possano tener poderi et possessioni.
CAP. VIII - Che non é cosa convenevole, ne utile all’Ordine dei frati Eremiti di S. Agostino tenere in generale poderi et possessioni.
CAP. IX - Se i Frati Eremiti di S. Agostino possano tener le rendite, o i monasterij in commune, o le persone in particolare.
CAP. X - Di che qualità sia la povertà de i frati Eremiti di S. Agostino, secondo lo stato, in che si trovano al presente nella Chiesa d’Iddio.
CAP. XI - Che si deve lasciare ogni cosa, quando s’entra nella Religione.
CAP. XII - Dell’osservanza della vera et santa povertà, et de i frutti della mendicità.
CAP. XIII - Se sia lecito a i Frati dell’Ordine Eremitano di S. Agostino tener cosa alcuna in particolare, et in che modo.
CAP. XIV - Che Iddio medesimo molte volte castiga i Religiosi del peccato della proprietà con cattiva morte, et vi si adducono gl’esempij de gl’antichi.
CAP. XV - Esempij moderni intorno alla proprietà.
CAP. XVI - Per qual cagione Iddio da se stesso castighi questo peccato, et che la Chiesa in ciò é esecutrice del giudicio divino.
CAP. XVII - Quali punti degli statuti della Regola, et delle constitutioni dell’Ordine s’appartengano a questa terza Communione.
CAP. I
- Qual sia la Communione della Distribution proportionale, et di che sorte sia.CAP. II - Come si debba considerare il valor delle persone nella distribution delle cose.
CAP. III - Come la consideration predetta, intorno al valor delle persone sia conforme all’intention della Regola di S. Agostino.
CAP. IV - Intorno a quali cose si faccia questa distributione.
CAP. V - Del viver commune de frati, et che tutti vivan d’una medesima dispensa.
CAP. VI - Che niun frate deve mangiar fuor del convento.
CAP. VII - Che non deve alcun frate pigliar cibo fuor d’hora.
CAP. VIII - Della lettion della mensa et del silentio.
CAP. IX - Del digiuno, dell’astinenza et del mangiar de i frati.
CAP. X - Della buona et santa singolarità de i frati.
CAP. XI - Di tre compagne della buona singolarità.
CAP. XII - Della cattiva singolarità de i frati nel pigliar meno.
CAP. XIII - Della cattiva singolarità de i frati nel pigliar più.
CAP. XIV - Della communion de i vestimenti.
CAP. XV - Quali punti della Regola et delle constitutioni habbian loco in questa quarta Communione, o quarto libro.