Marziano Rondina
La venerazione dell'Ordine Agostiniano e il culto in San Giacomo Maggiore di Bologna
Comunità Agostiniana di San Giacomo Maggiore, Bologna 25/11/2004
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La venerazione nell’Ordine Agostiniano
Che il simbolismo e il messaggio spirituale-culturale superino il valore dell’apparato storico e letterario in senso stretto si desume anche dal diffusissimo culto di cui Santa Caterina fu oggetto nei secoli. Anzitutto va tenuta presente la sua molteplice testimonianza di vergine, di martire, di donna sapiente e di alto rango, tutti valori che caratterizzano momenti ben precisi dell’espansione ed affermazione del cristianesimo. Successivamente la sua fama e il suo culto furono segnati soprattutto dal messaggio sapienziale della sua vita che mostrava anche la capacità del cristianesimo di reggere al confronto culturale con il mondo pagano. Già in ambito monastico, a cominciare dai Benedettini, emerge questa affermazione. Fin dal primo medioevo filosofi e teologi, che rappresentavano gli ambiti culturali più elevati della società, la scelgono come loro patrona. A Parigi la prestigiosa Università della Sorbona si mise sotto la sua protezione; nelle vicinanze esisteva una Chiesa a lei dedicata nella quale si recavano a venerarla gli studenti universitari. Al momento della nascita, della rapida diffusione e della forte affermazione degli Ordini Mendicanti, che subito si qualificarono per una spiccata attenzione alla scienza e alla cultura nelle varie discipline, Santa Caterina fu da loro scelta come patrona dei propri studi e dei loro centri di cultura diffondendone il culto in tutta Europa. Per questa particolare devozione, tra gli Ordini Mendicanti, si distinsero gli Agostiniani. I Conventi di S. Nicola a Tolentino, Santo Spirito a Firenze, di San Giacomo Maggiore a Bologna e molti altri, in Italia e oltre, ne portano antiche tracce nell’iconografia; il grandioso Convento agostiniano di Cracovia in Polonia è dedicato a lei. Molti Monasteri agostiniani, tra i quali quelli di Urbino (PS) e di Radicondoli (SI), sono a lei titolati e così pure il Monastero agostiniano di Locarno in Svizzera e quello de La Valletta a Malta. A Santa Caterina dedicarono il loro talento molti scrittori, oratori, musicisti e poeti agostiniani per cui molte sono le opere che documento la devozione profonda ed estesa degli Agostiniani alla santa. Tra gli Agostiniani, specialmente nelle case di studio e tra insegnanti e studenti, il giorno 25 novembre è stato sempre considerato giorno solenne dedicato alla santa come "Festa degli Studi". La Santa veniva celebrata liturgicamente e anche con quella tradizione molto affermata delle cosiddette "Accademie" (in continuità alla più antica forma di "theologica disputatio" che si tenevano in tale ricorrenza) nelle quali professori e studenti, alla presenza di numeroso e scelto pubblico, davano saggio del loro sapere e della loro arte del porgere nei vari ambiti della cultura: letteratura, poesia, canto, musica, e altre composizioni d’arte, non escluse ardite composizione nelle lingue classiche.