Marziano Rondina
La venerazione dell'Ordine Agostiniano e il culto in San Giacomo Maggiore di Bologna
Comunità Agostiniana di San Giacomo Maggiore, Bologna 25/11/2004
Premessa
Esce il numero due dei Quaderni della Comunità Agostiniana di S. Giacomo Maggiore, esce il giorno 25 novembre Festa di S. CATERINA D’ALESSANDRIA, ed è naturalmente dedicato a lei, mentre si svolgono in San Giacomo le celebrazioni in suo onore e mentre, a ricordo delle tradizionali "Accademie Agostiniane" in questa ricorrenza detta anche "Festa degli studi", facciamo un incontro di verifica e di programmazione con i collaboratori più sensibili della nostra comunità e con i soci del "Centro Studi Cherubino Ghirardacci".
Santa Caterina d’Alessandria ha avuto un grande ruolo nella tradizione cristiana, nella vita degli Ordini Religiosi, nella storia delle Università e degli Studi, in particolare filosofici e teologici, nelle tradizioni popolari, naturalmente nell’iconografia e nella toponomastica religiosa. Purtroppo nel passato più recente si è notato un calo pari a un minor interesse per certe tradizioni religiose, culturali e popolari e forse, in questo caso, anche a una minor sensibilità per il valore formativo della cultura e dello studio. Alcuni agostiniani, ricordando che la Santa ha avuto un grande influsso nel nostro Ordine, come si documenta anche in questo quaderno, da alcuni anni stanno riproponendo l’attenzione a S. Caterina come privilegiata opportunità di recuperare la nostra tradizione culturale, l’ascesi e il ministero dello studio. In questo nostro intento ci conforta l’appassionata collaborazione dei nostri amici e collaboratori. Qui a Bologna, tenendo presente il grande spessore della tradizione agostiniana e di una densa testimonianza di iconografia cateriniana nella nostra Chiesa di San Giacomo, ci sembra di trovare le premesse più valide per questa forma di recupero. L’attenzione che, nella continuità di una lunga tradizione, diamo come Comunità Agostiniana alla liturgia, al canto, alla pastorale del santuario di S. Rita e all’accoglienza, ora anche l’apertura della Casa di Formazione, l’impegno di migliorare il nostro Periodico, il servizio che stiamo rendendo a studiosi e studenti attraverso il Centro Studi Cherubino Ghirardacci e la Biblioteca Luigi Torelli, l’animazione della Pia Unione "Santa Rita e Santa Chiara da Montefalco", l’organizzazione dei "Pellegrinaggi Agostiniani", la continuata "Tradizione del Natale e del Presepio in San Giacomo" la proposta culturale e spirituale che viene offerta ogni giorno attraverso l’Oratorio di Santa Cecilia, grazie al servizio prezioso del volontariato AUSER, e, infine, l’immane impresa di restauro della nostra Chiesa, grazie alla Fondazione del Banco del Monte e anche a un gesto di apprezzata attenzione avuta dal Rotary Club, sono tutte valide dimostrazioni dell’impegno di tutti, della qualità dei risultati e della vivacità del coinvolgimento così esteso e generoso.
La Comunità agostiniana, con soddisfazione, prende atto di tutto questo, ringrazia gli amici e i collaboratori e rilancia una idea forte perché a Bologna San Giacomo continui a essere un faro di luce e di cultura nella viva tradizione, già onorata dai nostri padri, ma anche come piccolo e senz’altro convinto contributo al progetto culturale che la Chiesa italiana propone in questi anni d’inizio del terzo millennio cristiano.
BOLOGNA, Convento San Giacomo Maggiore, 25 novembre 2004
P. Marziano Rondina, P. Mario Giuli, P. Domenico Vittorini.