Marco Galli
Typographia R. Camerae Apost., Roma MDCCLXVI
Ex Processu Informativo anni 1764
II. Testis Adm. Illustris. D. Joseph Nicolini, Civis Veruchiensis, aetatis ann. 75, inter. Proc. fol. 61 ter., iuxta 9, respondit:
So, ed ho veduto da me medesimo, che il detto Beato è venerato con particolar devozione dal Popolo, e ciò ho veduto, perché sono da Verucchio, e mi sono trovato presente alla detta venerazione e concorso del Popolo, che vi è particolarmente nel giorno che si fa la Festa del detto Beato, che è l'ultima Domenica di Maggio; e so, che sono venerate particolarmente le sue Reliquie, ed Imagini, ed Ossa, come sogliono venerarsi le Imagini, e Reliquie e Ossa, e Corpi degli altri Santi e Beati; e quanto alle di lui Ossa, queste esistono, e sono venerate nell'urna che esiste sotto l'Altare del detto Beato nella detta Chiesa de Padri Agostiniani; ed il Capo, chi si conserva in custodia d'argento, si suole portare processionalmente nel giorno della Festa di detto Beato, nel qual giorno vi è del gran concorso del Popolo non solo di Verucchio, ma degli altri Luoghi circonvicini, tanto Religiosi come Secolari.
III. Testis Illustris. D. Philippus Benzoni Nobilis Veruchiensis, aetatis ann. 61, inter. Proc. fol. 81 ter, iuxta 9, respondit:
Colli miei occhi proprj ho veduto che il suddetto Beato è stato, ed è venerato dal Popolo, con devozione particolare; e sono venerate specialmente le di lui ossa esistenti in Verucchio nella Chiesa de Padri Agostiniani, in una Cassa di marmo esistente sotto l'Altare di detto Beato, quale è situato dalla parte del Vangelo dell’Altar maggiore; e così ancora sono venerate le di lui Reliquie, come li di lui cinti di ferro, e le di lui Imagini, come sogliono venerarsi le Imagini, Reliquie, Corpi ed Ossa degli altri Santi e Beati; ed io medesimo ritengo un Imagine di detto Beato coll'istessa venerazione, colla quale si ritengono le altre Immagini di Santi e Beati; ed intanto so che è venerato il detto Beato e le di lui Reliquie ed Immagini, perché ho veduto molte persone andarlo a venerare nella detta Chiesa, come ho fatto io medesimo; e tra gli altri ci ho veduto due Vescovi in tempo di Visita; e molto più perché nel giorno della Festa del detto Beato, che si fa l'ultima Domenica di Maggio, sempre ci ho veduto gran concorso del Popolo a venerare il detto Beato, sue Reliquie, ed Immagini, facendosi in detto giorno la Processione con molto concorso tanto di Paesani, che Forastieri de Luoghi circonvicini, portandosi in processione la Testa di detto Beato rinchiusa in una teca d'argento coperta con un baldacchinetto sostenuto da quattro colonnette, ed esponendosi la detta Testa alla venerazione in detto giorno sopra l'Altare di detto Beato; portandosi parimente nella detta Processione dal Diacono e Soddiacono li detti cinti di ferro, li quali anche in detto giorno si danno a baciare al Popolo assieme con la Testa.
V. Testis Adm. Illustris. D. Antonius Fiori, Civis Veruchiensis, aetatis ann. 63, iuxta 9, Interr. Proc. fol. 114 ter, respondit:
Sin da primi anni della mia fanciullezza ho veduto che il Beato Gregorio Celli è stato venerato sempre con devozione particolare da tutti, e sono venerate particolarmente le di lui Ossa esistenti in Verucchio, e similmente le di lui Reliquie ed Immagini, come sogliono venerarsi le Immagini, Reliquie ed ossa degli altri Santi e Beati; e quanto alle di lui Ossa, queste si ritengono in una cassa sotto l'Altare del detto Beato esistente nella Chiesa de Padri Agostiniani, e situato a cornu Evangeli dell'Alrar maggiore, e si apre la medesima nell'ultima Domenica di Maggio di ogn'anno, ed in altre occasioni, quando s'implora l'intercessione del detto Santo per qualche bisogno si siccità o abbondanza di pioggia; e nel detto giorno della Festa si espone ancora sull'Altare alla pubblica venerazione la Testa del detto Beato rinchiusa in una testa d'argento, la quale nel medesimo giorno si porta ancora in Processione sotto un baldacchinetto sostenuto da quattro colonne, e dopo terminata la processione si dà la benedizione al Popolo colla medesima Testa fuori di Chiesa sul Cimiterio, la quale finalmente si dà anche a baciare. Le suddette Ossa da me vedute quasi ogn'anno, quando sono stato in Verucchio, ho osservato non esser tarmate, ma intiere, ed ho sentito che mandano una particolare fragranza, la quale si sentiva ancora quando si dava a baciare il Cranio non chiuso nella testa d'argento, come al presente. Quanto alle Reliquie si hanno li cinti di ferro adoprati dal Servo di Dio, li quali, per quanto si dice publicamente in Verucchio, ed ho sentito io medesimo da miei Maggiori, il detto Servo di Dio portava alle coste; queste si tengono parimente in venerazione particolare, conservandosi essi ancora nella stessa cassa, ove esistono le Ossa, portandosi qualche volta in processione dal Diacono e Suddiacono, e dandosi parimente a baciare al popolo; e li medesimi ho osservato io medesimo, non essere irruginiti, e finalmente quanto alle Imagini, è venerato con particolar devozione il Quadro esistente all'Altare del detto Servo di Dio, come anche le altre Immagini di carta, che si hanno da molti in Verucchio, ed io ancora avendone una delle dette Immagini, la ritengo con venerazione, avendo particolar devozione verso il detto Beato, come ce l'avevano mio Padre e mia Madre, ed il Padre ancora di mio Padre e la Madre di mia Madre, ricordandomi che essi ancora andavano a venerare il detto Beato nella Chiesa de Padri Agostiniani, e conducevano per la mano anche me, quando ero ragazzo.
VI. Testis Adm. Ill.mus D. Antonius Veroli Civis Veruchiensis, aetatis ann. 69, iuxta 9, Interr. Proc. fol. 131 ter., respondit:
Da che io ho l'uso di ragione, ho sempre veduto il Beato Gregorio Celli venerato con divozione particolare dal popolo, e specialmente le di lui Ossa dismesse, esistenti in Verucchio, che sono rinchiuse in una cassa di legno d'abete, posta in altra cassa di marmo sotto l'Altare dedicato all'istesso Beato, situato nella Chiesa di S. Agostino a mano manca dell’ingresso della detta Chiesa dalla parte del Vangelo dell’Altar maggiore; e similmente con particolar divozione sono venerate le di lui Reliquie, cioè li cinti di ferro, che non sono ruginiti, come dovrebbero essere per la gran lunghezza del tempo, e le di lui Immagini, come il Quadro dell'Altare, ed Immagini di carta, che si hanno da molti in Verucchio, e ciò nell'istessa maniera, come sogliono venerarsi l'Immagini, Reliquie, e Corpi degli altri Santi e Beati. La divozione poi particolare del Popolo spicca molto più in occasionedella festa del detto Beato Gregorio, che si fa nell'ultima Domenica di Maggio, poichè ne tre giorni precedenti alla detta festa si suole aprire la cassa, ad una certa ora, cioè alle ventun ore; e dopo recitate diverse orazioni avanti l'Altare del Beato Gregorio, ed incensate le Ossa esistenti nell'urna, si dà la benedizione del Santissimo all'Altar maggiore; nel giorno poi della festa vanno per tempo nella Chiesa de Padri Agostiniani li Confratelli della Compagnia della Misericordia, ed aperta l'urna, se n’estrae da un Padre Agostiniano, apparato colli paramenti sagri, la Testa del Beato Gregorio, e si richiude la medesima in una testa d'argento, e si espone su l'Altare alla pubblica venerazione; come pure si estraggono li cinti di ferro, che sogliono conservarsi nell'istessa cassa, e si espongono sopra l'istesso Altare; vi sono poi in detta mattina molte Messe, e la Messa cantata, e alle volte il panegirico, e vi concorre gran quantità di Popolo, ed il Magistrato in corpo, ed in abito; il giorno poi dopo il vespero si fa alle ore ventuna la Processione per tutta la Terra di Verucchio, e si porta nella medesima la Testa del Beato, che si pone sopra un busto, sopra il quale vi è un picciolo baldacchinetto; come anche si portano dal Diacono, e Suddiacono li cinti di ferro; e terminata la Processione, si dà la benezione al Popolo con la detta santa Testa nel Cimiterio, ed indi si dà la medesima a baciare in Chiesa al Popolo concorso alla detta Processione; e finalmente si chiude la cassa con cantare il Te Deum. In detto giorno, come anche negli altri, nelli quali si apre detta urna, si vedono l'Ossa del Beato Gregorio, ed io medesimo l'ho vedute tre o quattro volte, ed ho sentito che tramandano una gran fragranza, come ho ancora inteso dire da tutti li altri, che si sono accostati alla detta urna; ed ho veduto io medesimo, che le dette Ossa sono intiere, e non tarmate; ed ho inteso ancora da miei Antenati, che le dette Ossa avevano sempre tramandata una gran fragranza; ed era sempre stato venerato con particolar divozione tanto il detto Beato, che le di lui Ossa e Reliquie; e li detti miei Antenati dicevano d'avere inteso l'istesso dalli loro Maggiori.
VII. Testis Adm. R. P. Nicolaus Magioli Sacerdos professus Ordinis Eremitarum S. Augustini, aetatis ann. 62, iuxta 9, Interr. Proc. fol. 152, respondit:
Ho veduto certamente che il suddetto Beato è sempre stato venerato con particolar divozione non solo dal Popolo di Verucchio, ma ancora dagli altri Popoli vicini ed ancora lontani; e particolarmente le sue Ossa esistenti in Verucchio; circa poi le sue Reliquie, fuori delle dette di lui Ossa, che stanno in Verucchio, come ho detto, non ne ho veduto presso a nessun'altro, ho bensì veduto venerare le sue Imagini; e tanto il detto suo Corpo, che le Imagini, gli ho veduti venerare nella forma che si venerano gli altri Corpi ed Imagini de Beati e degli altri tenuti per santi; e specialmente ho veduto nel giorno che si celebra in Verucchio la Festa di questo Servo di Dio, il Popolo richiedere ed ottenere picciole porzioni di quella bambace che sta posta sopra le di lui Ossa, esistenti nella cassa collocata sotto la mensa dell'Altare, al medesimo Servo di Dio dedicato.
Idem confirmant caeteri Testes in eodem Processu examinati iuxta d. 9, inter. Fol. 51 ter., 104, 164 ter., 186, 203, 217 ter., ac 227.