Donato Calvi OESA
Milano MDCLXIX
XIII° CAPITOLO DI MILANO - CIII° DELLA CONGREGATIONE
XIII° CAPITOLO DI MILANO
CIII° DELLA CONGREGATIONE
[Pag. 289]
Per il Capitolo Generale di quest'anno fu scielto il Monastero della Coronata di Milano. Tenne quivi l'officio di Presidente il P. Aurelio di Crema, più vecchio de passati Deffinitori, e restò eletto in Vicario Generale il P. Boniforte di Pavia. Nuovi Diffinitori furno, con il P. Vicario Generale, et Visitatori scaduti li Padri Giovanni Agostino di Bassano, Carlo di Livorno, Nicolò Maria di Castenedolo, et Filiberto di Pinerolo; et nuovi Visitatori Egidio di Como, Agostino di Novara, Modesto di Gavardo, et Paolo di Publicio. Procurator Generale come sopra, et Compagno il P. Pietro da Treviglio.CIV° VICARIO GENERALE
BONIFORTE DI PAVIA.
Dopo il Beato Padre Giovanni Rocco non fu alcuno di Pavia, che maggior splendore alla Congregatione recasse, di quello facesse Boniforte Biragi, di cui hora facciamo mentione. Vestì egli l'habito sagro dell'Agostiniana Consagratione di Lombardia l'anno della salute 1506, et ne Monasteri di Crema, et Cremona passò l'anno della sua probatione sotto il Priorato del P. Arcangelo di Galerate con somma edificatione dell'osservanza. Fiorì successimavente e in ogni sorte di virtù, ma nell'arte del predicare riuscì un Apostolo. Sembrava egli nato per questo degno, et santo essercitio, [Pag. 290] onde a gara le Cittadi concorrevano al procurarlo in loro Predicatore, non vi essendo lingua, che non li tessesse encomij, cuore che non restasse al suo dire compunto. Haveva egli bellissima presenza, voce sonora, et rimbombante, attione nobilissima, ma sopra il tutto così efficace persuasiva, et potente energia in riprendere, che moveva al pianto le più ostinate pupille, et alla conversione i più potenti peccatori. Gl'Eretici alla Chiesa richiamati, le meretrici dal peccato levate, gl'Ebrei alla fede rivolti furno senza numero. Non spargeva la parola di Dio in un luogo, che non vi piantasse dell'Inferno superato il trionfante vessillo. Niuno fu mai satio d'udirlo, et quantunque havesse in una Città due, o tre Quaresime, Avventi, o per annum predicato, pur sempre replicate venivano a' Superiori le instanze per di nuovo haverlo, onde in varij Archivij della Congregatione lettere si conservano di Bologna, Ferrara, Faenza, Genova, Torino, Ravenna, et altre che ne procuravano la gratia. Oltre le Città accennate l'udirno Roma, Venetia, Milano, Brescia, Bergamo, Cremona, per tacer di molt'altre, che tutte alla predicatione di Boniforte rinovati stimavano i tempi de gl'Apostoli, che con la lingua dello Spirito Santo parlavano.
Fu la sua virtù in molte guise dalla Congregatione rimunerata, cinque volte eletto Visitatore, altretante Diffinitore, et ultimamente nel Capitolo di Milano dell'anno 1552 Vicario Generale. Hebbe pur il governo di molti, et molti Conventi dell'osservanza di Pavia, Reggio, Savona, Casale, Modana, Milano, Cremona, Bologna, Viadana, Faenza, et altri che tutti resse con singolar essemplarità, et osservanza. Ancorchè vecchio Boniforte non mai lasciò l'impiego del dispensare la Divina parola, che fin all'ultimo respiro continuò la gloriosa fontione indefesso et costante, havendo questo santo essercitio quarant'anni continui con singolar beneficio dell'anime, et gloria della sua Congregatione pratticato. Abbandonò il Mondo come si stima l'anno 1553 in età di sessanta sei anni, ma mai non finirà appresso noi di questo grand'huomo la rimembranza.
.*