Donato Calvi OESA
Milano MDCLXIX
II° CAPITOLO DI FIORENZA - LXVI° DELLA CONGREGATIONE
II° CAPITOLO DI FIORENZA
LXVI° DELLA CONGREGATIONE
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Gl'atti capitolari della Congregatione si fecero quest'anno nel Convento di S. Gallo di Fiorenza qui con duplicato titolo intravenuto il P. Generale dell'Ordine Egidio di Viterbo, in grado cioè di Presidente con auttorità ordinaria, et in qualità di Delegato Apostolico inviato a questo Capitolo da Leone Papa X, per l'espeditione del Sagro Concilio Lateranense, et per l'essecutione de santissimi suoi ordini, con lettere dirette al Capitolo date li 21 Aprile 1515, et cominciano:Cum Sacrosanctum Lateranense Concilium. Con il P. Generale fu per la Congregatione Presidente il P. Lorenzo di Milano, a cui tal carica s'apparteneva, et partito quello ne giorni del Capitolo, seguitò questi la presidenza. Sortì Vicario Generale il P. Giovanni Gabriele di Martinengo, et entrorno Deffinitori Girolamo di Savigliano, Gabriele di Castenedulo, Lodovico di Vercelli, et Antonio di Fiorenza; et con questi il P. Antonio Melio Vice Vic. Gen., et li PP. Visitatori Gregorio, Bartolomeo, Modesto, et Giovanni Angelo. Nuovo Procuratore Generale fu il P. Bonifacio di Torino, Compagno il P. Antonio di Bergamo, et Visitatori li PP. Giovanni Galeazzo di S. Angelo, Agostino Maria di Sandiliano, Antonio di Genova, et Defendente di Voghera.LXVII° VICARIO GENERALE
GIOVANNI GABRIELE DI MARTINENGO
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Di questo solo sappiamo essere stato insigne Predicatore, et haver dall'Altissimo ottenuti talenti tali in questo genere, che la Congregatione due anni prima fosse ordinato al Diacono l'annoverò fra suoi Predicatori, gratia insolita non solo di que' tempi, ma in ogni etade, non costumandosi permetter tal officio, se non a chi fosse d'ordine sacerdotale fregiato. Ei fu da Martinengo, castello della Diocesi, et Territorio di Bergamo, et vestì l'habito della Congregatione l'anno del Signore 1485, havendo indi fatto il novitiato suo nel Convento di Bologna. Ancor chierico predicò con sommi applausi, in Alessandria, Crema, Mantova, et Cremona; indi passato al sacerdotio continuò la gloriosa impresa sopra pergami più famosi d'Italia, havendo perciò sortito il nome d'un nuovo S. Paolo, quasi fosse nel dispensar la divina parola, emulatore del predicator delle genti. Vari officij hebbe della Congregatione, di Compagno un anno, di Visitatore tre volte, di Deffinitore otto fiate, et finalmente di V. G., al qual grado pur tre volte fu assonto cioè gl'anni 1515, 1520 et 1525. Oltre l'esser stato Presidente a Capitoli, Viceregente del P. V. G. et Priore de più nobili Monasteri dell'osservanza. L'anno 1522 subintrò nell'officio di Vic. Gen. per esssere morti l'anno medesimo ambi i precessori, cioè Andrea di Crema stato V. G. l'anno 1521, mentre trovavasi Priore in Roma, et Giacomo Filippo di Poirino creato nel Capitolo dell'anno 1522, mentre la carica essercitava; si che conforme il Breve di Leone X, 1516, 13 Settembre, toccando al V. G. stato l'anno immediate precedente, in officio al reggere la Congregatione in caso che l'attual V. G. abbandonasse la vita; Giovanni Gabriele, ch'haveva la Congregatione[Pag. 205] governato l'anno 1520, ne prese il maneggio fin al nuovo Capitolo, che poi si celebrò nel Convento dell'Eremo l'anno 1523. Quanto fosse grato a Padri, et di sodisfatione al publico il governo di Giovanni Gabriele può servire d'argomento il vederlo di nuovo l'anno 1525, collocato nel posto di superior maggiore, conoscendo tutti in questo buon Padre e meriti eminenti per qual si voglia dignità, e prudenza impareggiabile per qual si voglia officio. Perdiamo la Memoria di Giovanni Gabriele ne registri l'anno 1526, onde si può congetturare, che l'anno medemo trovandosi in età d'anni cinquanta sette, et di religione quaranta se ne passasse all'altra vita..*