Francis Roth OSA
"CARDINAL RICHARD ANNIBALDI FIRST PROTECTOR OF THE AUGUSTINIAN ORDER"(Augustiniana, II - 1952 / III - 1953)
1952-1953
Conclusioni
La storia può essere scritta solo basandosi su documenti. Noi abbiamo presentato pressochè tutti i documenti che sono ancora esistenti e dai quali emerge un chiaro profilo della storia dei Frati Agostiniani. Essi provenivano dalla Toscana dove dimoravano in eremi indipendenti, i cui inizi raramente precedevano il dodicesimo secolo. Essi non formarono un Ordine nel senso moderno fino al Concilio Lateranense IV che, ai gruppi con uguali ideali e modelli simili di vita, richiese una organizzazione in Ordini con leggi comuni, superiori comuni e regolari capitoli. Ci volle molto tempo affinchè queste richieste si realizzassero. In Toscana vediamo prima cinque, poi dodici eremi uniti in una libera confraternita; ogni casa era controllata dal vescovo locale, il quale poteva deporre il superiore, qualora la sua elezione non fosse stata supervisionata e confermata da lui stesso o da uno dei suoi rappresentanti. Queste condizioni cambiarono radicalmente quando al Cardinale Riccardo fu ordinato da Papa Innocenzo IV di unire tutti gli eremiti di Toscana in un Ordine, eccetto i Guglielmiti e naturalmente gli eremiti che erano già organizzati come i Vallombrosani. Questi eseguì l’ordine nel 1244 e, liberatili dalla giurisdizione episcopale, dette loro nuove Costituzioni e un superiore comune e li saldò stabilmente in una organizzazione più efficiente. Attraverso questa unione furono assorbiti gli eremiti di S. Galgano e così pure molti gruppi indipendenti che non seguivano una delle regole approvate, ma che si governavano secondo le tradizioni eremitiche. Se possiamo terminare con un caso conosciuto, anche i “Fratres Sancti Pauli in eremo” furono trascinati in questa unione, sebbene essi conservassero la loro indipendenza in altri paesi. Dal 1244, e non prima, si trova il titolo “Heremitae Ordinis Sancti Augustini”; l’aggiunta “in Tuscania” aveva indotto molti sorici alla convinzione che lo stesso titolo si applicasse agli eremiti agostiniani in altri paesi, ma fino ad ora non si è trovato un solo documento che provi questa opinione. Attraverso gli sforzi instancabili del loro Cardinale Protettore e i meriti dei loro membri, gli Eremiti Toscani di S. Agostino guadagnarono slancio e si sparsero in altre nazioni. Documenti espliciti di questa espansione esistono ancora per quanto riguarda l’Inghilterra e la Germania del nord, tuttavia non un singolo fatto in questi documenti prova l’esistenza di una sola casa ultramontana prima del 1244. Saturnino Lopez lasciò una nota nella sua raccolta nell’archivio generale di Roma per dichiarare che anche la registrazione del 1243 per la Spagna è una data falsa, poiché lo stesso documento con lo stesso luogo e le stesse persone fa la sua apparizione trenta anni più tardi. Quando le nuove congregazioni di Giovanni Bono e di Brettino furono riunite ai Toscani nel 1256, trovarono non più un Ordine locale e limitato, ma un Ordine che aveva messo radici in quasi tutti i paesi Cristiani. E’ perciò erroneo dubitare dell’esistenza dell’Ordine prima del 1256, sebbene sia giusto asserire che solo in quell’anno inizia la vera storia dei Frati Agostiniani nella loro attuale forma, poiché la Grande Unione pose termine alla vita eremitica dell’Ordine quando venne loro comandato di trasferirsi nelle città per partecipare pienamente alla vita attiva della Chiesa. Nella nostra epoca una simile trasformazione si ebbe quando l’Abate Pfanner cambiò i suoi Monaci Trappisti nei Missionari di Marianhill.