Il Cardinale Riccardo degli Annibaldi primo protettore dell'Ordine Agostiniano
Francis Roth OSA

Il Cardinale Riccardo degli Annibaldi primo protettore dell'Ordine Agostiniano

"CARDINAL RICHARD ANNIBALDI FIRST PROTECTOR OF THE AUGUSTINIAN ORDER"(Augustiniana, II - 1952 / III - 1953)

1952-1953
Appendice II

Le case ultramontane

 

1. LE CASE DEI GUGLIELMITI CHE RESTANO

* significa che la fondazione è menzionata nella bolla Ea quae judicio del 29 agosto 1261, che determina le differenze tra gli Agostiniani e i Guglielmiti.

*1. INSULANUM, oggi Ostrov, Boemia, Dioc. Praga. - S. Maria, più tardi S. Benigna, fondata nel 1252.

Questo monastero fu costruito sull’isola dei Signori di Waldeck, a sud-est di Praga. Alcuni storici fanno ancora il vecchio errore di confondere l’anno 1263, nel quale la nuova chiesa fu completata (AA III, 234) con l’anno della sua origine, che ebbe luogo nel 1252 circa.

2. KOMAR in Ungheria (Komara), S. Elisabetta.

LUBIN p. 346 la identifica con Kara (conventus Carensis) nel territorio di Gran, fondata da Bela IV, che governò dal 1235-1270. Il Cardinale Pazman fu il primo storico a sostenere la sua origine Guglielmita e tutti gli storici seguenti seguirono le suo orme, sebbene sembri che non si sia trovato alcun documento a supporto di questa tesi: D. FUXHOFFER, Monasteriologia Regni Hungarici II (Pest 1860), 212.

*3. LIPPEN o LIPPENE, Diocesi di Kammin, Provincia di Brandeburgo, Prussia.

Per secoli gli storici hanno riflettuto sul nome Lixtin che apparve nelle copie ufficiali della Ea quae judicio. Consultando il documento originale nella Vaticana, S. Lopez risolse infine l’enigma, quando potè chiaramente leggere Lippen, dove un monastero esisteva ancora nel 1290. In quell’anno il priore di Lippen fondò case dell’Ordine in Königsberg e Friedeberg: RIEDEL, Codex diplomaticus Brandenburgensis I. Hauptteil vol. 19 (Berlin 1860), 175. Il monastero scomparve dalla scena ed è possibile che i suoi membri si siano trasferiti nelle due nuove case.

LIXTIN  v. LIPPEN

*4. MINDELHEIM, Diocesi di Augsburg, Bavaria, S. Maria 1250.

Nell’anno 1250 i Guglielmiti cominciarono una fondazione nel Bedernau, non lontano da Mindelheim, che fu trasferita dagli Agostiniani nella città di Mindelheim nell’anno 1263. Il Vescovo Hartmann di Augsburg ammonì i pastori di quella città affinchè invitassero gli Agostiniani alla preghiera e all’ascolto delle confessioni, “ut si quid forte per vos officii vestri ex torpore omissum est, per eorum doctrinam suppleatur”: ZOPFL F., Geschichte des ehemaligen Augustinerklosters zu Mindelheim, in Archiv für die Geschichte des Hochstiftes Augsburg V (1917), 255-320.

OSTROV v. INSULANUM.

*5.  PIVONKA o STOCKAU, Diocesi di Praga, Boemia, S. Maria 1252.

Un monastero, che era stato fondato prima del 1077, fu dato ai Guglielmiti nel 1252 circa: AA III, 308-310. I documenti rimasti sono elencati da A. SCHUBERT, Urkunden-Regesten aus den ehmaligen Archiven der von Kaiser Josef II aufgehobenen Klostern Bohmens  (Innsbruck 1907), 7.

6. SAROS o SARUS, alias KURCHE, Ungheria, S. Stanislao.

Il suo primo documento conosciuto è dell’anno 1274, quando Re Ladislao dette agli Agostiniani un grosso appezzamento di terreno “in castro Tubul”, un territorio la cui ubicazione è ora sconosciuta: FEJER, Cod. dipl. Hung. VII (5), p. 400. Lo strano nome “Ordo fratrum Villermitarum Sancti Augustini de claustro St. Stanizlay Martyris de Sarus” è la sola ragione per cui assegnamo questa casa ai Guglielmiti; compare per la prima volta nel 1278, ed era ancora usata nel quattordicesimo secolo (FEJER V (2), 433 e IX (1) 334), sebbene sia assolutamente certo che dopo il 1266 era nelle mani degli Agostiniani.

7. SCHONTHAL (Vallis Speciosa), Diocesi di Ratisbona, Bavaria 1253.

Materiale che riguarda questa fondazione è in Kunstdenkmäler des Königreiches Bayern,  Oberpfalz Heft 3, Bez. Amt Waldmünchen (1906). Né le storie antiche di D. Reithofer (Munich 1816) e A. Fischer (Mindelheim 1836) e nemmeno le ultime di J.B. Mayer (1935) offrono alcuna risposta alle nostre domande. I documenti furono pubblicati in Monumenta Boica XXVI (Munich 1826), dove leggiamo a p. 16 che il 13 settembre 1263 Hildebrand, vescovo di Eichstätt, invitò i fedeli a dare elemosine agli Agostiniani  che avevano iniziato un nuovo monastero.

8. SEEMANNSHAUSEN vicino a Gangkofen, Dioc. di Ratisbona, Baviera S. Maria Maddalena 1255.

Fu fondata nel 1255 da Henry Seeman, canonico della cattedrale di Ratisbona: G. SPIRKNER, Das ehemalige Augustinerkloster Seemannshausen, in Niederbayerische Monatsschrift VIII e IX (1919-20); H. HOGGMAIR, OESA, Chronicon Monasticon, in P. FINAUER, Bibliothek zum Gebrauch der bayrischen Staats, Kirchen und Gelehrten Geschichte II (Munich 1772), 173-204; AA. I, 152.

9. STETTIN Prussia, Monasterium Vallis Sancti Guilelmi, prima del 1253.

Solo un documento del 2 luglio 1253 menziona questo monastero: H. HOOGEWEG, Die Stifter und Kloster der Provinz Pommern II (Stettin 1925), 456-57. Questo autore suppose che Wilhelmstal fosse trasferito a Gartz sull’Oder, perché gli Agostiniani di quella città possedevano parte della proprietà sulla quale fu eretta la prioria di S. Giacomo di Stettino; le prime notizie di Gartz si registrano nel 1289-91, gli anni in cui si iniziò a costruire gli edifici di S. Giacomo.

10. VÖLKERMARKT, Diocesi di Gurck in Carinzia, Austria; S. Maria 1256. Vedi nota 329.

Il 2 novembre 1262 il Vescovo Squillace consacrò la nuova chiesa degli Agostiniani: JAKSCH, Monumenta Historiae Ducatus Carinthiae IV (Klangenfurt 1906) 584-85.

 

2. AUSTRIA - UNGHERIA 

Le Provincie di Austria e Ungheria trovarono uno storico preciso in XYSTUS SCHIER OESA, i cui studi estesi furono parzialmente pubblicati dal suo confratello MARTIN ROSNAK in due piccoli volumi: De Monasteriis provinciae Austriae et Hungariae Ord. FF. Er. S. Augustini notitia succincta (Vienna 1776) e Memoria Provinciae Hungaricae Augustinianae antiquae (Graz 1778). I molti suoi manoscritti riempiono almeno una dozzina di pagine nel Catalogo della Biblioteca di Stato di Vienna, alcuni sono conservati anche all’Angelica di Roma (Cod. 353). L’ultima storia delle case Agostinane in Ungheria può essere trovata in D. FUXHOFFER, Monasteriologia Regni Hungarici II (Pest 1860) 205-224 che basò il suo lavoro su SCHIER e FEJER, Codex diplomaticus Hungariae 40 voll. (Buda 1829-40). E’ anche prezioso A. ZAK, Oesterreichisches Klosterbuch (Vienna 1911) 205-8. Né Baden (fondata nel 1285) e nemmeno Laibach (Llubana, m. Labacense, primo documento del 1329) offrono motivo alcuno per pensare che la loro fondazione fosse anteriore al 1256.

1. VIENNA, S. Giovanni Battista, ora Vienna IX Ross-Au sull’Obern Werd.

Si suppone fondata prima del 1255: K. LIND, Ueber die drei mittelalterlichen Kirchen der Minoriten, Augustiner und Karmeliten in der Stadt Wien, Berichte und Mitteilungen des Altertumsvereins zu Wien V (1861) 157. Era esistente nel 1266, quando fu distrutta: supra n. 352.

2. GRAN (Strigonium), S. Anna.

Si dice che la più importante casa dell’Ordine in Ungheria fosse precedente alla Grande Unione; fu definitivamente completata nel 1262, quando il conte Herman di Gran, donò al monastero il villaggio di Daag: FEJER, Cod. dipl. IV (3) 90. Dieci anni dopo Valentine Cantor, vescovo della città, dette “20 marcas ad hedificacionem loci iam assumpti pro claustro beate Anne”: F. KNAUZ, Monumenta ecclesiae Strigoniensis II (Gran 1882) 607. Nel 1290 Re Andrea III elogiò i membri del monastero perché conducevano una buona vita religiosa (religiosam et Deo placitam vitam) e ordinò che uno “studium theologie et aliorum arch(t)ium ibidem cum aliis ministeriis studiorum collocari et iugiter exerceri “: KNAUZ II, 274.

3.  PECS (Fünfkirchen, Quinque Ecclesiae).

Eremitas Augustinianos priscis quoque temporibus hic cosedisse res est extra omnem controversiam posita”: SCHIER, Memoria 93. Ma persino Schier ammise di non essere riuscito a trovare  una singola prova a sostegno della la sua affermazione.

4.  MEZÖ - SOMLYO, S. Tommaso Martire.

Nel 1270 Re Stefano V concesse un mulino sul fiume Burzna agli Agostiniani di S. Tommaso Martire a Mezeusumlew  “che suo  padre (BELA IV, 1235-1270) aveva fondato”: KNAUZ 1, n. 751. Nel 1278 Re Ladislao confermò i precedenti favori in cambio di sermoni patriottici che gli Agostiniani avevano predicato contro Ottocar di Bohemia, il quale aveva invano cercato di annettere l’Ungheria al suo regno: KNAUZ II, n. 72 e IV, 231. Questo luogo sembra essere stato del tutto sconosciuto ai primi storici agostiniani ed è perciò possibile che l’editore di questi documenti abbia confuso il nostro Ordine con i Paolini o Frati Crociferi, ai quali fu dato spesso il nome “heremitae sanctae crucis oridinis sancti Augustini in griseo habitu Deo militantes” (FEJER, Cod. dipl. IX (6) 29) o semplicemenete “Eremitani ordinis sancti Augustini” dopo che essi avevano preso la regola agostiniana tra il 1263-1264: Monumenta Romana episcopatus Vesprimiensis I (Buda 1869-1902) 144, 246, 36 ecc. Essi ebbero origine nel 1250 circa ed ebbero 170 case in Ungheria. Prima di accettare la regola agostiniana erano chiamati Cruciferi, appellativo che essi usarono nuovamente dopo che i Frati Agostiniani erano riusciti ad appropriarsi del titolo di “Eremitae Ordinis Sancti Augustini” solo per loro. Per le notizie sulle case in Komar, Saros e Volkermarkt si vedano sotto i Guglielmiti.

 

3. BELGIO

Le fonti riguardanti le case antiche in Belgio sono più ricche rispetto a quelle delle altre Provincie, poiché alcuni tra i migliori storici agostiniani come Gratianus, Maigretius, Crusenius, Brulius, Elssius, Chr. Lupus e Nicholas de Tombeur appartenevano a questa ex provincia di Cologne. TOMBEUR pubblicò Provincia Belgica Ordinis Fratrum Eremitarum Sancti Augustini (Louvain 1727) e lasciò dieci volumi di preziosi manoscritti che sono conservati nel monastero Agostiniano di Ghent e che noi citeremo come ‘Coll. Tombeur’. Padre Norbert Teeuwen gentilmente copiò i testi richiesti per questo studio. Per ulteriori fonti  vedi V. VAN DEN GHEYN, Catalogue des manuscrits de la Bibliothèque Royale de Belgique VI (Bruxelle 1906) 49-51. A. WAUTERS, Table chronologique des chartes et diplômes imprimès concernant l’histoire de la Belgique (Bruxelles 1871) ha elencato i documenti di Tombeur e Miraeus-Foppens in Opera diplomatica historica (Bruxelles 1723-1748) 4 voll. Le seguenti case sono considerate antecedenti alla Grande Unione.

1. BRUGES, Bruegge, Brugense m. (1240), S. Nicola.

Tutti gli autori sembrano essere concordi sul fatto che alcuni Agostiniani vennero da Malines nel 1250 e fu loro concesso da Giovanni Ghistelles nel 1252 l’uso della cappella di S. Martino, ottenendola poi come loro proprietà nel 1275: A. KEELHOFF, OESA, Histoire de l’ancien couvent des Ermites de Saint-Augustin à Bruges (ib. 1869) 7, 341. TOMBEUR, Prov. Belg. 121-126.

2. HASSELT, Hasseletum (1236).

Non esiste un solo documento che attesti che esso fu fondato nel 1236: C. VAN DER STRATEN, De Augustijnen en hun klooster te Hasselt, Verzamelde Opstellen uitgegeven door den geschied-een oudheidkundigen studiekring te Hasselt IX (1933) 238. Il primo documento è del 14 marzo 1297: WAUTERS, Tab. VI, 566; TOMBEUR, Pr. Belg. 95-100. Gli archivi di Stato di Hasselt conservano due cartolarii del monastero, ma le registrazioni risalgono solo al XIV secolo: H. STEIN, Bibliographie gènérale des cartulaires francais (Paris 1901), 227.

3. LOUVAIN, Löwen, Lovanium (1237), S. Giovanni Battista.

Il 2 luglio 1272 il necrologio degli Agostiniani di Lovanio nomina un certo padre Arnoldus: “fuit hic prior primus per triginta quinque annos”: J. WILS, Obituaire des Augustins de Louvain, Analectes pour servir à l’histoire ecclèsistique de la Belgique XXX (1904) 346-442. Da questo attestato la fondazione di Lovanio è stata datata 1237. Il 9 maggio 1265 fu concesso da Papa Clemente IV il permesso di erigere chiesa e monastero dentro la città: TORELLI IV, 330. Circa 250 carte e documenti del monastero conservate presso l’università di Lovanio furono distrutti durante la seconda guerra mondiale, ma fortunatamente erano stati enumerati in J. CUVELIER, La formation de la ville de Louvain des origines à la fin du XIV siècle, Academie Royale des Sciences, des Lettres...Mèmoires. Coll. ser. 2, tom. X, fasc. 2 (Bruxelles 1935). Tombeur lasciò quattro volumi di Annales conventus Lovaniensis che sono conservati nel monastero agostiniano di Ghent: Prov. Belg. 101-112. Vedi anche E. REUSENS, Couvent au collège des Augustins à Louvain, Analectes...Belgique XXXII (1890/1) 240-318.

4. MALINES, Mecheln, Machliniae (1242), S. Maria Maddalena.

Questo monastero esisteva da circa dieci anni dopo il beghinaggio, fuori le mura della città, dove ancora oggi un certo territorio è chiamato “Augustijnen Dijk”, prima di essere trasferito nel 1252 nella cosidetta Terranova (Nieuwland): TOMBEUR, Prov. Belg. 113-120. Gli archivi dell’archidiocesi di Malines (Carton XXXVI Liasse: Augustiniani conventus Mechliniensis) ancora conservano una pergamena con il sigillo di Enrico, vescovo di Liegi, che dice “dilecti patres et fratres ordinis sancti Augustini apud novam terram (cioè Nieuwland) Mechlinie ex novo edificare inceperunt, ubi nuperrime Domino servire proponunt”, e in cui il vescovo concede una indulgenza di 40 giorni a coloro “qui Augustinianis Mechliniae eleemosynam dederunt pro eorum edificatione”. La pergamena è datata “A. D. MCCL quarto, feria sexta infra Octavam Epiphanie” (cioè 8 gennaio 1255). Vedi G. NEEFS (Naevius), Liber memorialis conventus FF. Er. S. Augustini Mechliniensis p. 2, Ms. presso il monastero agostiniano di Ghent; WAUTERS, Table chronol. V, 300; VAN DEN GHEYN, Catalogue VIII, 150; N. TEEUWEN, Sint Nicolaus van Tolentino (Gent 1946) 76; SCHOEFFER, Historische Aanteekeningen rakende de Kerken, de Kloosters, de Ambachten en andere Stichten (Mechelen 1877) II, 500-510. Il cartolario del monastero negli Archivi di Stato di Anversa contiene documenti del 1254-1692: STEIN, Cartulaires, p. 317.

5. MAESTRICHT, Trajectum super Mosam (1254). S. Maria.

Gli Agostiniani di Hasselt presumibilmente fondarono questa casa nel 1254: A. VAN BROEKHYSEN, Beschrijving der Stadt Maestricht (1731), Publications de la Sociètè historique et archèologique dans le Limbourg à Maastricht vol. 42, n. s. 22 (1906) 35. L’8 dicembre 1272 Papa Gregorio X confermò tutti i privilegi di questa casa: WAUTERS, Table V, 509.

6. YPRES, Ieper, Ypern (1255), S. Nicasio.

Il primo documento di questa casa è del 21 marzo 1261, ma l’accordo con il capitolo di S. Martino fu raggiunto solo nel 1265. E’ firmato da Giovanni da Gubbio, priore provinciale della Francia: FEYS-NELIS, Les cartulaires de la prèvotè de Saint-Martin à Ypres (Bruges 1880) II, 145, 154. TOMBEUR, Pr. belg. 127-130. I documenti originali furono distrutti nella prima Guerra Mondiale.

 

    La fondazione di Enghien (Edingen) e quella di Dordrecht non possono essere accertate prima del 1276.

 

4.  BOEMIA

La storia dell’Ordine Agostiniano in Boemia è molto chiara se si fa affidamento sui documenti disponibili. Non c’erano altre case in questo paese tranne le due dei Guglielmiti di Stockau (Pivonia) e Insulanum (Ostrov, S. Benigna), che furono unite all’Ordine nel 1256, e, se possiamo fidarci del Crusenius (I, II), ebbero un buon aumento di membri provenienti dalle case della Baviera. Entrambe le fondazioni precedevano la Grande Unione, ma solo di pochi anni ed erano al primo stadio di sviluppo. Ma siccome questa storia era troppo semplice e fuorviata da una falsa cronologia e da una tradizione erronea, P. Pachomius Kreybich, l’ultimo priore di Stockau, cercò di collegare le case della Bohemia con l’eremita S. Colmano, che visse attorno all’anno 1050 e attraverso lui con gli altri grandi eremiti di Baviera e Austria fino ad arrivare a S. Severino che morì nel 487, ma questa congettura errata dovette essere abbandonata. Il manoscritto di KREYBICH intitolato: Catalogus patrum et fratrum OESA a primaria introductione, seu ab anno 1040 in Bohemia existentium... ex libris historicis et manuscriptis domesticis excerptus et conscriptus AD 1802, fu conservato fino alla recente invasione Russa negli archivi degli Agostiniani a Praga: G. UTH, History of the Polish Provincie (Cracow 1930) 336. La storia immaginaria di Kreybiche e dei suoi predecessori era ancora accettata in AA. III, 370 e da P. SLADEK, Die Augustiner in Bohmen, in St. Augustin, 1930, p. 219. Fino al 1276 fu aggiunta solo una casa in più: S. Lorenzo in Melnik, meglio conosciuta come Schopka.

 

5. INGHILTERRA

La storia dell’Ordine in Inghilterra, Scozia e Irlanda non fu trattata in modo soddisfacente fino a che non comparve l’opera di A. GWYNN: The Enghlis Austin Friars at the time of Wycliff (London 1940). Il suo scritto sul XIII e XV-XVI secolo deve essere comunque completamente riveduto. Speriamo di pubblicare una nostra storia entro breve tempo. CAPGRAVE, il più dotto degli agostiniani inglesi, scrisse nella sua Chronicle of England (Rolls Series, London 1858) p. 153, che nel 1230 Papa Alessandro IV (!!) dette il permesso di costruire conventi a Surek, Clayanger, Clare, Sidingborn ed in altri luoghi, ma che tutti questi tentativi fallirono ad eccezione di Clare e Woodhouse, che poi fu chiamata Bica o Vilentynge; e a pag. 157 egli nota che Leicester e Ludlow furono costruite nel 1254 e Shrewsbury nel 1255. La testimonianza di Capgrave non piò essere presa alla leggera perché egli aveva accesso ai documenti della sua provincia ed era ben informato degli avvenimenti, come è provato dal suo resoconto su Lynn (Chronicle 367-71) e perché diversi dei suoi dati possono essere provati da altri documenti.

 

1. CLARE in Suffolc, 1248, S. Maria, Diocesi di Londra.

La sua fondazione da parte di Riccardo di Clare, conte di Gloucester nel 1248 è conosciuta grazie ad un dialogo in rima scritto nel 1460 che è stato stampato diverse volte. Questi versi di Master Osbern Bokenham sono così caratteristici che solo la falsa credenza che fosse morto in un tempo precedente ha impedito agli studiosi di attribuirli a lui. Ved O. BOKENHAM, Legendys of Hooly Wummen ed. by M. Serjeantson (London 1938) p. XVIII. I Registri del priore generale in Roma comunque lo menzionano come ancora vivo nel 1463: Dd-6 fol. 18v. Il primo documento ufficiale conosciuto è del 1262: Calendar of Patent Rolls Henry III 1258-66, p. 237.

CLAYANGER vedi London.

COULAN vedi Shrewsbury.

2. HUNTINGDON, Huntingdonia, Huntigelonia, prima del 1258, Diocesi di Lincoln.

Questo convento è menzionato per la prima volta nel 1258, quando Re Enrico III concesse ai suoi frati quattro querce per le loro costruzioni: Cal. of Close Rolls 1256/9 p. 262. I loro edifici bruciarono completamente nel 1286: Publications of the Surtees Society 123 (1913) 12.

3. LEICESTER, Lancestria, Licesbira (!), S. Caterina, 1254, Diocesi di Lichfield.

Se si eccettua il resoconto di Capgrave sopra menzionato, non si conosce nulla di questa casa fino al 1304: Cal. Pat. R. 1301/4, p. 268.

4. LONDRA, Londinum, prima del 1257. Supra II, 146.

Un controllo con il Master of the Rolls di Londra ha rivelato che è stato fatto un errore nella trascrizione del documento originale, quando il nostro agente scrisse ‘XI anno di Enrico III’ invece di ‘XL’ anno. La data di Clayanger riguarda perciò l’anno 1257 e non il 1227 come è attestato nella precedente nota 280. Il professore Emery richiamò la mia attenzione sull’errore.

5. LUDLOW, Lodelawe nello Shropshire, 1255, Diocesi di Hereford.

Le formelle della chiesa, ora riscoperte, indicano come fondazione della casa almeno l’anno 1260, secondo BOTFIELD, The discovery of the remains of the priory of the Austin Friars at Ludlow, in Archeologia 39 (1868) 173-188. Ciò rende la data di Capgrave accettabile.

SHAMELE vedi Sittingbourne

6. SHREWSBURY, Salopia, conventus Scrobesburiensis, nello Shropshire, Diocesi di Lichfield, 1255.

A dispetto delle obiezioni di DRINKWATER (Shropshire Archeol. Soc. VII, 1907, pp. 105-114) non c’è il minimo dubbio che i frati di Coulan (Cowlane) ai quali Re Enrico III aveva concesso nel 1254 il permesso di costruire una cappella fuori le mura di Shrewsbury, siano identificabili con gli Agostiniani: C. Pt. R. 1247/58 p. 372.

7. SITTINGBOURNE, nello Dorsetshire, Diocesi di Canterbury, 1255.

Il 7 febbraio 1255 Re Enrico III concesse a “fra Silvestro, eremita dell’Ordine di S. Agostino” una cappella a Shamele e quattro poderi con relative case coloniche nelle vicinanze di Sidingborne “per costruire in quel luogo una casa del loro Ordine”: C. Pt. R. 147/58 p. 397. La nuova sistemazione apparentemente non soddisfece fra Silvestro che si separò dall’Ordine, ma rimase responsabile della cappella a Shamele, dedicata a S. Tommaso di Canterbury: K. CHANTRIES, in Kent Archeol. Soc. - Records Branch XII (1936) 291.

8. SUREK.

Nonostante i molti tentativi non sono riuscito a raccogliere alcuna informazione su questo luogo. Né il nome né il luogo sono oggi conosciuti e non è menzionato nei Rolls. Si è pensato a Southward nel Surrey, ma quello era un monastero dei Canonici Agostiniani.

9. WOODHOUSE, Wodusia, nello Shropshire, Diocesi di Hereford, 1250.

Era una fondazione della famiglia dei Turberville: T. TANNER, Notitia Monastica (London 1744) 454. Nessuno degli autori dà una ragione per la collocazione di questa fondazione nel 1250, tutti senza eccezione ripetono l’asserzione di Tanner.

 

Durante la vita del Cardinale Riccardo furono aggiunte le seguenti case: Lincoln 1270., Lynn prima del 1276, Oxford 1257, Tickhill 1260, York 1272.

 

6. FRANCIA

Una storia comprensiva delle case Francesi non è disponibile. Liste di queste case si possono trovare in La Documentation Catholique XXIV (1930) 299-317 e in W. MONAGHAN, The Tagastan XIII (1950) 26-45. Molto importanti sono due manoscritti che contengono le risposte al questionario mandato da Augustin Lubin, OESA a tutte le Provincie dell’Ordine ed è stampato in F. OSSINGER, Bibliotheca Augustiniana (Ingolstadt 1776) 516. Un manoscritto n° 2590 è stato trovato a Bruxelles ed è descritto in J. VAN DEN GHEYN, Catalogue... Bibliotheque Royale de Belgique VI (1906) n° 3642. Esso contiene nei fogli 55-100 un resoconto della Provincia di Provenza e nei fogli 100-132 delle Provincie di Narbonne e Burgundia. L’altro manoscritto LL 1472 al National Archives di Parigi è stato completamente trascurato, poiché fu impropriamente titolato Orbis Augustinianus che è il titolo di un libro stampato dal Lubin. Dal n° 62 al 120 tratta della Provincia di Francia e della Comunità di Bourges e dal n° 145 al 166 delle Provincie di Toulouse e Aquitaine. Un’altra fonte di informazione ricca e facilmente disponibile è contenuta nei resoconti fatti al re dai superiori nel 1766 ed elencati coi nn. G-9-9-0-509 del National Archives. Speriamo di pubblicare presto una storia delle fonti delle case agostiniane francesi in questa rivista. Per ora abbiamo solo gli incompleti elenchi di Archives de la France Monastique, che in seguito citeremo con la sigla AFM. Nella nostra indagine completa delle case francesi non abbiamo trovato un solo documento che preceda la Grande Unione eccetto la bolla Quia salutem del 1255 (supra II, 145). Dopo che quella parte del mio articolo era stata pubblicata, ricevetti una copia fotostatica di questa bolla dall’Archivio di Stato di Bologna e fui informato dal direttore che questa è un originale e porta ogni segno di autenticità. Gli Agostiniani francesi ebbero il loro primo forte sviluppo nei territori che Carlo d’Angiò, Conte di Provenza e sua moglie Beatrice di Savoia, governarono dal 1243 al 1263. I loro molti contatti con il Cardinale Riccardo (supra II, 37 e 44-51) furono certamente una delle ragioni del loro rapido sviluppo; almeno nel caso di Grasse è chiaramente testimoniato che Beatrice ne fu la fondatrice: Inventaire sommaire des archives dèpartementales des Alpes Maritimes, ser. H. p. XVII. I seguenti monasteri hanno una data di fondazione precedente alla Grande Unione:

1. ARLES, Arelatum, prima del 1253, S. Cesario, più tardi S. Maria.

Questa casa è menzionata per la prima volta in un testamento del 1258: E. F(ASSIN), Recherches et notes sur l’ancien couvent des Grands Augustins et l’èglise Saint-Cèsaire, Sociètè des amis du vieil Arles X (1913) 138-152. P. Archange Guin, priore del monastero che morì nel 1672, scrisse una cronaca molto utile di questo luogo che, per quanto ne sappiamo, non è stata usata da nessuno storico, ora Ms. 5-H-29 dell’Archives Departem. Bouches de Rhone. Come altri prima di lui, egli tentò di collegare Lerins con S. Agostino e fece iniziare la costruzione del suo monastero da S. Onorio, un monaco di Lerins, ma non possiamo addurre alcuna prova. HERRERA, Alph. Aug. I, 69, cercò di provare l’esistenza di Arles prima della Grande Unione con la bolla Religiosam Vitam eligentibus del 1253, una copia della quale era conservata negli archivi del priore generale in Roma con il Vidimus di Giovanni, arcivescovo di Arles nell’anno 1255. AFM VII, 80.

2. BAYEUX, Baiocum (prima del 1220?), S. Anna.

A causa della distruzione della città di Caën durante la seconda guerra mondiale, non ho potuto consultare i documenti che si erano salvati. Il primo documento sembra essere una donazione di Giacomo Baudart del 1274: M. BEZIERS, Mèmories pour servis l’ètat historique et gèographique du diocèse de Bayeux II (Parigi 1895) 123. Lo stesso autore desume, dal fatto che gli Agostiniani avessero la precedenza sui Francescani, che avessero fondato il loro convento nel 1220 (?), e che quindi si fossero stabiliti a Bayeux prima di quell’anno.

3. BORDEAUX, Burdigalia (1207), Nostra Signora di Loretto.

Non si conosce nulla di questa importante casa prima dell’anno 1287, quando gli Agostiniani del sobborgo di Mirailh vennero ad un accordo con il Capitolo di S. Andrea: H. LOPES, L’èglise mètropolitaine et primatiale Saint-Andrè de Bordeaux II (1668, nuova ed. di Callen nel 1884), 238. Il 19 gennaio dello stesso anno fu posta la prima pietra della chiesa da Robert BURNELL, vescovo di Bath e Wells: Inventaire sommaire des Archives dèp. de la Gironde, G-828. Secondo una antica iscrizione lo stesso vescovo consacrò anche la chiesa agostiniana di Agen: J. BARRERE, Histoire religieuse et monumentale du diocèse d’Agen II (Paris 1856) 35.

4. DRAGUIGNAN, Dragonianum, Draccenae (1256).

E’ certamente esistita prima del 1297”: F. MIRREUR, Les rues de Draguignan, 8 voll. (Draguignan 1921-31) VII, 307. I suoi archivi sono andati perduti. P. GUIN (Ms. cit.) pone la sua fondazione nel 1256, ma senza portare prove.

5. GIROUËT, Gyroetum, vicino a Grimacourt-près-Sampigny, Dep. Meuse (prima del 1000?), S. Geltrude.

Si dice che il vescovo Heimon di Verdun (988-1024) abbia fondato questo monastero; se ciò è vero, esso fu occupato da un’altra comunità prima che vi abitassero gli Agostiniani. Vedi N. ROUSSEL, Histoire ecclèsiastique et civile de Verdun II (Bar-le-Duc 1864), 271. Il primo documento che menziona questa casa sono le definizioni del capitolo provinciale di Parigi del 1326: AA IV, 66.

6. GRASSE , prima del 1259, S. Agostino.

Il Bullarium di EMPOLI p. 31 riporta l’ordine di Papa Alessandro IV al vescovo di Grasse nel 1259 di porre la prima pietra della chiesa che gli Agostiniani volevano costruire “de novo”. Da queste ultime parole fu tratta la conclusione che l’Ordine avesse una casa fuori città prima di questa data, ma H-1362 (Arch. dèp. des Alpes Marit.) p. 1, ne attribuisce la fondazione a Beatrice di Savoia come sopra menzionato. Ho trovato un solo caso in cui le parole “de novo” significassero una seconda costruzione; in tutti gli altri casi queste non significano altro che la semplice costruzione di un nuovo edificio.

7. LIONE, Lugdunum (1000 !), S. Agostino.

Per la ricca letteratura su questa casa vedi AFM XXXVII, 35 e J. B. MARTIN, Bibliogaphie Lyonnaise I (Lyon 1922) 147. Il cartolario del convento scritto da P. Giuseppe JANIN nel 1769 (MS. 4499, Arch. dèp. du Rhône) cita un documento del 12 maggio 1319 che conferma la donazione di Filippo di Savoia, arcivescovo di Lione dal 1246 al 1268, che ammise gli Agostiniani nella città.

8. METZ, Mettense (1247) S. Margherita.

LUBIN, Orbis Aug. 93 attesta che gli Agostiniani furono ricevuti nella città di Metz da Giacomo, suo LXII vescovo, “qui nominatus fuit anno 1247”. Ho trovato un buon numero di casi nei quali i vecchi storici del nostro Ordine citavano sempre il primo anno di episcopato di un vescovo. In questo caso Lubin era in errore perché Giacomo di Lorena governò dal 1239 al 1260; egli poteva perciò collocare l’inizio nel 1239. La casa era già saldamente fondata nel 1267, quando “Henrias, li filz Jenin le lavour” fece una donazione: K. WICHMANN, Die Metzer Bannrollen des 13. Jahrhunderts (1906-18) I, 128.

9. NARBONNE, prima del 1256, S. Pietro, più tardi Nostra Signora delle Grazie.

L’Archivio Comunale della città, AA. 105 fol. 45, contiene il più antico documento tra tutti quelli riguardanti i monasteri francesi del nostro Ordine. E’ un testamento del novembre 1256 che lascia dei beni anche ai “fratribus sancti Augustini”, come mi ha gentilmente informato il Prof. R. Emery di New York. I documenti del monastero scomparvero dall’archivio dipartamentale nel 1847, ma alcuni sono conservati nella Collection Doat della Biblioteca Nazionale di Parigi vol. 58 pp. 87-92. Papa Giovanni XXII permise loro di entrare in città nel 1317, perché il loro vecchio monastero era così lontano dalla città che la gente trovava molto difficile assistere alla liturgia e ai sermoni: G. MOLLAT, Jean XXII Lettres Communes II, n. 6030.

10. LA ROCHELLE, Rupella (1205) 1323, Diocesi di Saintonges.

La fondazione di questa casa nel 1205 non può essere sostenuta per il fatto che non è menzionata nell’elenco di case religiose fatto nel 1322 (Bibl. La Rochelle, Ms 2556e, p. 321) e perché il 9 marzo 1323 Papa Giovanni XXII concesse al priore generale dell’Ordine Agostiniano il permesso di “recipiendi locum in villa de Rupella, Xanct. dioec... ibidem domum ejusdem ordinis aedificandi”: G. MOLLAT, Jean XXII Lettres communes IV, n. 17041.

11. TOULOUSE, Tolosanum (1249), S. Agostino.

TORELLI, Secoli Agost. IV, 430 dimostrò l’esistenza di questa casa nel 1249 basandosi sul fatto che un certo fra Guglielmo Alberone, “eremita”, è menzionato in questo anno come confessore dei conti di Tolosa. Ma mentre è vero che in certe parti d’Italia “eremita” significa sempre Agostiniano, non è così in altri paesi, dove appaiono abbastanza frequentemente eremiti individuali che non hanno alcun rapporto con il nostro Ordine. Pertanto sono necessarie ulteriori prove per rendere accettabile il 1249. E’ difficile comunque che si possano reperire ulteriori prove poiché il grande incendio del 1451, che durò quindici giorni, distrusse un quarto della città ed anche il nostro monastero. I cartolari ancora esistenti nell’Archivio Dipart. della Garonna non furono compilati in base ai documenti del monastero che furono distrutti, ma sono il risultato di una diligente ricerca nei registri rimasti dei locali notai pubblici. Essi coprono gli anni 1268-1668. S. Simplicien DE SAINT MARTIN, Mèmoires qui peuvent servir à l’histoire du monastère de l’Ordre des hermites de St. Augustin de la ville de Tolose (ibidem 1653) non era disponibile. La migliore storia moderna del convento è di DU MÈGE in Mèmoires de la Sociètè archèologique du Midi III, 141-182. Scritti sul convento in AFM XII, 276/7.

12. VITRÈ, Vitriacum (1240), Diocesi di Rennes. Santa Trinità.

La storia dei primi anni di questa casa si basa solo su pure ipotesi. Alcuni scrittori collocano il suo inizio intorno al X secolo, altri nell’anno 1240: P. BANEAT, Le dèpartement d’Ille-et-Vilaine IV (Rennes 1929) 377. Secondo i resoconti dell’Archivio Naz. di Parigi (supra) fu fondata nel 1363 da una nobile signora di Vitray.

 

Altri monasteri che esistevano in Francia al tempo del Cardinale Riccardo e i loro primi documenti conosciuti sono: Aix 1276, Avignone 1260, Châlons-sur-Marne 1272, Marsiglia 1258, Parigi 1259 per un totale di 12 case delle quali l’esistenza è indubbia. Il grande sviluppo delle Provincie Francesi venne solo sotto Egidio Romano.

 

7. GERMANIA

Per una visione generale vedi W. HUMPFNER OESA, Aeussere Geschichte der Augustiner-Eremiten in Deutschland, in St. Augustin (Wurzburg 1930) 147-196. Egli dà i seguenti dati sulle fondazioni che precedono la Grande Unione:

1. ALSFELD in Hessia (1244) 1255, S. Salvatore.

L’anno 1244 è dato nella Die Chroniken des Wigand Gerstenberg von Frankenburg (ed. H. Dimar, Marburg 1909) 209. L’anno 1255 sembra essere certo: W. DERSCH, Hessisches Kosterbuch, 2. ed. (Marburg 1940) 4.

2. AACHEN, Aix-la-Chapelle, Aquisgranum (1200) 1275, S. Caterina.

Sembra abbastanza evidente che i cronisti Agostiniani come GIRKEN (Coll. Tombeur III, fol. 6) e come NELSBACH (infra) abbiano scambiato un documento, riguardante la Cappella di S. Caterina della Cattedrale della città, per un documento riguardante la loro chiesa che aveva lo stesso nome: Zeitschrift des Aachener Geschichtsvereins X (1888) 96. Non avrebbero dovuto allontanarsi dalla pur chiara affermazione di Crusenio I, 23 che Aachen fosse stata fondata dai frati di Maestricht op der Maas nel 1275.

3. COLMAR, Columbaria 1316, S. Giorgio.

L’anno 1116 dato da A. HOHN, Chronologia provinciae Rheno-Suevicae Ord. Er. St. Augustini (Wurzburg 1744) 20, è un refuso per 1316. I documenti di questa casa sono nell’Archivio Dipartimentale di Haunt-Rhin in Colmar (Etat general des..., Colmar 1928, pp. 30-32) e nell’archivio della città (L. SITTLEV, Inventaire 1937) 40. BEUCHOT I., Die ehemalige Augustinerkiche zu Colmar, in Kirchenkalender von Colmar 1915.

4. COLONIA, Köln, Colonia Agrippina (1167) prima del 1262, Santi Tre Re Magi.

NELSBACH, Historia conventus Coloniensis Ord. Er. St. Augustini (1676), ora Ms. 350 della Bubioteca universitaria di Bonn, attesta che gli eremiti Agostiniani portarono le reliquie dei Tre Re Magi nella città di Colonia, dove ancora si conservano. Poiché non è possibile citare alcuna prova documentaria, Nicola Girken, ex Provinciale di Colonia, ha portato i seguenti motivi: i sigilli più antichi del convento mostrano i tre Re Magi; l’altare principale è dedicato a loro e l’origine della casa è sconosciuta, il che è una “prova molto importante” (in rebus historicis non leve argumentum). Quando si celebra la festa dei Tre Re Magi solo ai Benedettini e agli Agostiniani è permesso entrare nel coro assieme al Clero diocesano, mentre gli altri Ordini Religiosi sono esclusi, e quando, alla convocazione generale del clero, si celebrano i servizi divini nella Cattedrale, allora gli Agostiniani dicono Messa nella cappella più vicina al Mausoleo dove sono conservate le preziose reliquie. Il più antico documento disponibile è una compravendita di un terreno nell’anno 1262: W. PLANITZ-Th. BUYKEN, Die Kölner Schreinsbücher des 13. und 14. Jahrhunderts (Weimar 1937) 302/3.

5. COSTANZA (1240) 1264.

Non c’è nessuna prova della fondazione del monastero nel 1240. “Nach einem Vermerk auf der Urkunde des Bischofs Hartmann von Augsburg ist das Kloster zugleich mit dem Tubinger Kloster in 1264 gebaut worden”: Württemb. Urkunden Buch VI, 33; BAYERLE, Das ehemalige Augustinerkloster zu Costanz (ca 1905) non era disponibile.

6. ERFURT (1223) 1266, S. Wigbert, più tardi S. Agostino.

Il vescovo Werner di Mainz diede il permesso ai frati di stabilirsi dentro la città il 26 febbraio 1266: OVERMANN, Urkunden Buch der Erfurter Stifter und Klöster 1 (1926) 391. La sua collocazione fuori dalle mura della città fino dal il 1223 fu attestata da N. DE SIEGEN OSB, Chronica St. Petri Erfordiensis moderna, MGH-SS XXX 406.

7. FRIBURGO in Breisgau (prima del 1258) 1278 S. Erhard.

Il Protocollum conventus ordinis FF. S. P. Augustini Friburgensis, Brisgoviae, ora Ms. 1311 del Landesarchiv Karlsrue, contiene note storiche di vario tipo dal 1224 al 1775, ma il documento più antico che può portare è del 1278, quando il conte Egeno III, signore della città, insieme a suo fratello Conrad, canonico di Costanza, donò un luogo dentro le mura della città per la costruzione del monastero agostiniano. I restanti documenti del convento, che coprono gli anni 1303-1794, sono conservati nell’archivio della parrocchia di S. Martino di Friburgo e sono descritti da A. POINSIGNON in Zeitschrift für die Geschichte des Oberrheins N. F. II (1887). Appendice M-34.

8. GOTHA (1249) 1258.

Nicola di Siegen, che era probabilmente ben informato sugli Agostiniani di Erfurt, riferì che Gotha fu fondata da alcuni frati di Erfurt nel 1249: Chronicon Ecclesiasticum, ed. Wegele in Thüringische Geschichtsquellen, II, 358. Il primo documento conosciuto è del 19 novembre 1258 quando Jutta, badessa delle monache Cistercensi, dette agli Agostiniani la chiesa e gli edifici che il suo monastero possedeva dentro la città:  O. DOBENECKER, Regesta diplomatica necnon epistolaria historiae Thuringiae III (Jena 1925) n. 2682. L’8 luglio 1265 Werner, vescovo di Mainz concesse una indulgenza a tutti coloro che avessero aiutato gli Agostiniani nel completamento dei loro edifici in Gotha: DOBENECKER, op. cit. n. 3310.

9. HAGUENAU, in Alsazia (1153) 1282, Assunzione di Maria.

I quattro cartolarii del monastero nell’archivio dipartimentale di Bas-Rhin a Strasburgo coprono gli anni 1232-1668. Richieste ripetute per informazioni più dettagliate non hanno portato ad alcun risultato. GURBER, Histoire de Haguenau II (Rixheim 1876) 128-135, colloca la fondazione nel 1282, quando gli Agostiniani si stabilirono nel sobborgo di Blanc.

10. HELMSTETT, vicino a Wernigerode, 1253, Porta Caeli.

I documenti furono pubblicati da E. JACOBS, Urdundenbuch der Deutschordens Commende Langeln und der Klöster Himmelspforten und Waterler bei Wernigerode (Halle 1882), in Geschichtsquellen der Provinz Sachsen XV, 93-224 con una storia alle pp. 464-506. Jacobs ritiene il documento del 1253 una falsificazione poiché l’Ordine degli Eremiti non esisteva ancora (sic) ed il vescovo che concesse la fondazione non era ancora stato eletto: Zeitschrift des Harzvereins für Geschichte und Altertumskunde XII, 145-157. Helmstett non era una precedente fondazione dei Guglielmiti, altrimenti i documenti avrebbero menzionato questo fatto. Il secondo documento è datato 21 aprile 1257.

11. MARIENTHALL vicino a Wesel, Provincia del Reno, Prussia (759), 1256.

Questa casa non fu  fondata nel 759, perché i documenti in questione si riferiscono alla vicina parrocchia di Brünen, ma nel 1256: J. RAMACKERS, Marienthal, des ersten deutschen Augustiner Klosters Geschichte und Kunst (Cleve-Duisburg 1930); W. SAUER, Urkunden und Regesten des Augustiner-Eremitenklosters Marienthal bei Brünen, in Zeitschrift des Bergischen Geschichtsvereins 34 (1898) 179-209.

12. NORIMBERGA, Nürnberg (1218), prima 1265, S. Vito.

Il 1218 o il 1225 come anni della sua fondazione non possono essere provati”: ROSENTHAL-METZGER, Das Augustinerkloster in Nürnberg, in Mitteilungen des Vereins für Geschichte der Stadt Nürnberg 30 (1931) pp. 1-105. La prima notizia, nella Oeconomia o Saalbuch della casa, ora Ms. 7.4° dell’archivio di Nuremberg, è del 1265, quando S. Alberto Magno concesse una indulgenza per l’erezione di un nuovo monastero, poiché il vecchio era stato distrutto dal fuoco: ROSENTHAL p. 91. Nello stesso anno Papa Clemente IV proibì al Capitolo di importunare gli Agostiniani e nel 1268 il vescovo di Bamberg, che aveva rifiutato il permesso di costruire, ricevette l’ordine dal Papa di concedere ai frati di erigere un oratorio e tutti gli altri edifici necessari sul luogo che essi avevano legalmente acquistato, ma sembra che il Vescovo Berthold abbia dato il suo consenso solo nel 1275, probabilmente indotto dagli atti di violenza contro il monastero che sono riportati negli Annales Basileenses, MGHSS XVII, 198.

13. REGENSBURG, Ratisbona (1255) 1267, S. Salvatore.

La data 1255 non può essere provata. Nel 1267 gli Agostiniani si stabilirono dentro la città: CRUSENIUS 1, 18.

14. SCHMALKALDEN (prima del 1205?), 1322 Hessia, Diocesi di Wuerzburg (ora Fulda).

Secondo le affermazioni di G. GEISTHIRT, Historia Smalcaldica I, 299, l’anno della sua fondazione è sconosciuto, ma il monastero esisteva prima del 1205: KOLDE, op. cit. 39. Se l’anno 1205 è corretto, allora si può supporre che gli Agostiniani siano subentrati in un monastero già esistente. Il primo documento esistente è del 1322: W. DERSCH, Hessisches Klosterbuch (2. ed. Marburg 1940) 143.

15. SCHWÄBISCH-GMÜND, Gamundia (1251), prima del 1285, Diocesi di Augsburg.

Fratres predicti ordinis in Gamundia noviter se receptos” dice il Vescovo Hartmann di Augsburg in una lettera di protezione, datata 19 luglio 1285 e diretta contro il rettore della città che voleva demolire i loro edifici: Württ. UB XI n. 5714. B. KLAUS, Zur Geschichte der Klöster der ehemaligen Reichsstadt Schwäbisch-Gmünd, in Württembergische Viertel-jahrshefte für Landesgeschichte N. G. XX (1911) 48-67. Supra n. 356.

16. SPEYER, Spira (prima del 1258) 1265, Corpus Christi, poi S. Agostino.

Due documenti nell’archivio del monastero Agostiniano di Muennerstadt danno il 1265 come l’anno della sua fondazione: Comunicazione di P. W. Humpfner, mentre in A. HILDEGARD, Urkunden zur Geschichte der Stadt Speyer (Strassburg 1885) 99, 17 appare solo nel 1279.

17. STARGARD, a. d. Ihna (1119) 1267, Diocesi di Kammin, Pommern.

La chiesa degli Agostiniani dentro la città fu completata nel 1267. Una precedente fondazione fuori le mura fatta dal Duca Casimiro II (1186-1202) su richiesta del Vescovo Sigfrido di Kammin è molto improbabile: H. HOOGEWEG, Die Stifter u. Klöster der Provinz Pommern II, 401-414 e EYSENBLATTER, Die Klöster der Augustiner Eremiten im Nordosten Deutschlands, in Altpreussische Monatschrift 35 (1898) 357-391. I documenti del primo periodo sono andati perduti.

 

Considerando solo gli attuali documenti non possiamo accettare che la maggioranza delle sopra menzionate fondazioni Tedesche siano state fondate prima del 1256. Solo Helmstett è certamente antecedente alla Grande Unione, mentre Alsfeld, Colonia, Gotha, Marienthal e Norimberga potrebbero esserlo. Durante il protettorato del Cardinale Riccardo, nell’anno 1260, alle summenzionate tredici case furono aggiunti i conventi di Mainz e di Friedeberg (Hessia). Tübingen nel 1262, Würzburg nel 1263, Worms e il convento di monache a Oberndorf nel 1264, Strasburgo nel 1266, Mühlhausen nel 1268 e Breisach nel 1270. Gli Annales Basileenses MGH-SS XVII, 194 dicono nel 1271: “Fratres Sancti Augustini in Gebwilre (cioè Gebweiler) valle, in qua ante paucos annos civitas inchoata fuerat, suum capitulum celebraverunt”. L’Ordine degli Eremiti Agostiniani non ebbe mai una casa in quella città; il suo nome era stato scambiato da CRUSENIUS-LANTERI I, 303 con Sevilbire, che era una fondazione dei Domenicani. Abbiamo trovato diversi altri esempi dove i Domenicani sono chiamati frati di S. Agostino. Gli inizi del Secondo Ordine in Germania sono stati già descritti sopra (III, 28). Oltre quello, abbiamo trovato in un antico cartolario della nostra casa in Mainz, (ora Ms. 86 dell’Archivio di Stato di Darmstadt) una lettera del Cardinale Riccardo, del 9 aprile 1266, con la quale egli dava al priore provinciale della Germania poteri molto estesi sulle suore che si erano unite all’Ordine. Pubblicheremo questo documento (n. 191) in AA. in un prossimo futuro.

 

8. SVIZZERA

FRIBOURG, S. Maurice (1224) prima del 1255.

Fribourg nell’Uechtland (Uchtonia, Euchlangia) certamente esisteva prima della Grande Unione perché nel 1255 ricevette una reliquia del suo santo patrono dall’abate di S. Maurice-en-Valais, un documento la cui autenticità è provata anche da una lettera dell’abate alla città: A. BUECHI, Urkunden zur Geschichte des Augustinerklosters in Freiburg, in Freiburger Geschichtsblaetter III (1896) 79-106. Zurigo fu aggiunta alle case Svizzere nel 1270 e Bale (Basilea) nel 1276

 

9. SPAGNA E PORTOGALLO

La Spagna non ha mai trascurato la sua storia, ma i vecchi autori, con l’eccezione di Thomas Herrera, davano troppe cose per scontate e la difficile cronologia li rendeva confusi. Non ho fatto alcuna ricerca originale sulla storia degli Agostiniani Spagnoli e quindi indico qui solo le affermazioni dei loro migliori storici. Il documento del 1243 che abbiamo citato, non sembra essere così autentico come si credeva, ma Torelli IV, 387 adduce la Bolla Quia ex apostolica cura del 19 aprile 1247 che era indirizzata ai “dilectis filiis prioribus fratrum eremitarum in Hispania Ordinis Sancti Augustini” e asserisce che l’originale era conservato nell’archivio di Nostra Signora delle Grazie di Lisbona. Un certo fra Arnulfus o Arnaldus è menzionato come provinciale in Spagna nel 1257 (AA V, 158), ma aveva la cura certamente di poche fondazioni perché nel 1307 esistevano in tutta la Spagna solo cinque case (supra): Badajoz, Burgos, Cordoba, Toledo e Siviglia. Badajoz (c. Pacensis) fu rilevata dai Domenicani, quando abbandonarono il loro “heremus Sancte Marie” nel 1298. Una data antecedente all’unione è accettata per:

1. BURGOS, (1050) prima del 1267, S. Andrea, più tardi S. Agostino.

Il diritto di Burgos ad avere il primato di antichità si basa sul famoso crocefisso, conosciuto come il Cristo di Burgos. La prima data sicura è il 1267, quando Blanca, principessa del Portogallo, contribuì ad ingrandire il convento: HERRERA, Salamanca p. 164.

CARTAGENA vedi Toledo.

2. CORDOVA, Cordubae (1236), S. Achatius.

La leggenda che Re Ferdinando III abbia eretto una casa per ognuno degli Ordini Mendicanti quando conquistò la città nel 1236, è la sola ragione per assegnare l’anno 1236 come inizio di questa casa. A causa dei continui attacchi dei Mussulmani essa fu trasferita in città (Vetus Castellum) nel 1310: HERRERA, Alph. I, 157.

3. SIVIGLIA, Hispalensis (1248).

Per questa casa valgono gli stessi motivi dati per quella di Cordova: la conquista della città nel 1248 da parte di Re Ferdinando ed il conseguente programma di costruzione. Il primo documento sembra essere del 1292: HERRERA, Alph. I, 359.

4. TOLEDO, Toletanum (1217), prima del 1260, S. Esteban, più tardi S. Agostino.

Gli eremiti, prima di entrare nella città di Toledo a causa delle invasioni dei Mori, si erano stabiliti a S. Ginesio, vicino a Cartagena. Nel 1260 Re Alfonso dette loro la chiesa di S. Esteban fuori le mura della città, dove essi dimorarono fino al 1437. Sconosciuta agli storici Spagnoli sembra essere la lettera della Regina Maria di Castiglia scritta nel 1312 al Papa, nella quale ella chiedeva per gli Agostiniani la facoltà di entrare in città nonostante l’opposizione dell’arcivescovo: Registrum Clementis Papae V (Rome 1885) vol. VI, n. 8534

 

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La provincia del Portogallo ha conosciuto un solo buon storico: ANTONIO DELLA PURIFICAZIONE, il cui principale lavoro è la Chronica da antiquissima provincia da Portugal da Ordem dos Eremitas de San Augustinho, 2 voll. (Lisbona 1642-56). Questo lavoro non era disponibile, ma Torelli ha ristampato molto del suo materiale. ANTONIO DELLA PURIFICAZIONE fa delle audaci asserzioni sull’antichità della sua provincia, ma nessuna può essere provata. Monasteri che appartenevano all’Ordine dopo la Grande Unione e per i quali si presentano dati antecedenti all’unione sono:

 

5. LISBONA, Ulyssipone (1199) prima del 1243, S. Agostino, più tardi Nostra Signora delle Grazie.

Supra II, 149. F. DE ALMEIDA, Historia da Igreja em Portugal vol. I (Coimbra 1912) 287 accetta un documento del 1291 come attendibile, ma non è informato sulla storia agostiniana come molti studiosi moderni.

6. TORRES VUEDRAS, Torri Vecchie (1226), 1274 Diocesi di Lisbona.

Nel 1266 Alfonso III, re del Portogallo, dette agli Agostiniani il diritto di costruire tre case: Estremoz, Aurantes o Abrantes e Torresvuedras. Solo quest’ultima fu iniziata immediatamente. Il documento era conservato nel convento di N. S. delle Grazie a Lisbona: TORELLI IV, 732. HERRERA, Alphabetum II, 466 è, perciò nel giusto quando colloca la donazione di un certo fra Gaibitinus non nell’anno 1226, ma nel 1264 o persino nel 1274. Il monastero è famoso per il Beato Gundisalvo di Lagos, che qui venne sepolto.

7. PEÑAFIRMA, Penae Firmae (1226) 1274, S. Maria.

Il suo priore fu il sunnominato fra Gaibitinus nell’anno in cui egli fece la sua donazione: HERRERA, Alph. II, 289.