Il Cardinale Riccardo degli Annibaldi primo protettore dell'Ordine Agostiniano
Francis Roth OSA

Il Cardinale Riccardo degli Annibaldi primo protettore dell'Ordine Agostiniano

"CARDINAL RICHARD ANNIBALDI FIRST PROTECTOR OF THE AUGUSTINIAN ORDER"(Augustiniana, II - 1952 / III - 1953)

1952-1953

Introduzione

 

Nell'anno 1956 l'Ordine Agostiniano commemorerà il 700° anniversario della sua Grande Unione, che trasformò i precedenti eremiti in frati mendicanti, portandoli dall'isolamento dei loro eremi alla vita delle grandi città, richiedendo loro una attiva e decisa partecipazione alla cura delle anime attraverso la predicazione e la confessione.

   La maggior parte dei documenti riguardanti gli anni in cui avvenne questo cambiamento sono andati perduti, ma quelli che rimangono lasciano pochi dubbi circa la grande influenza sullo sviluppo dell'Ordine così riorganizzato esercitata dal suo primo Cardinale Protettore, Riccardo Annibaldi, il quale governò l'Ordine con autorità suprema per più di 30 anni. Per ragioni che in seguito prenderemo in esame, gli storici Agostiniani lo hanno tenuto in poca considerazione. Un trattamento simile gli fu riservato anche da altri storici, sebbene Riccardo fosse stato al servizio di 9 Papi (1237-1276) e fosse stato responsabile della venuta di Carlo d'Angiò in Italia[i]. Le ragioni ovvie di questo silenzio sono da ricercare certamente nella distruzione degli archivi della famiglia Annibaldi, e qualsiasi particolare della vita di Riccardo può essere dedotto solo dalle testimonianze sparse in numerosi documenti di quel periodo. Alcune di queste testimonianze tuttavia, sono state interpretate in modo talmente erroneo che si potrebbe parlare di una intenzionale diffamazione di questo "pater magnificus", come fu chiamato persino dal suo oppositore contemporaneo, Saba Malaspina[ii]. Sternfeld[iii] in particolare, presentò Riccardo come un personaggio cattivo governato dall'avidità, dall'ambizione e dalla mancanza di fede in opposizione al suo eroe buono, il Cardinale Giovanni Gaetano, e nel parlare del nostro Cardinale trovò sempre aggettivi denigratori; ma molte delle sue dichiarazioni gli servirono solo come scenario per una presentazione drammatica della biografia di Gaetano, con poco o nessun fondamento nei fatti reali.

   Mentre le fonti primarie sono poche e molto sparse, esistono molti resoconti secondari della vita del Cardinale Riccardo, che però abbondano di errori[iv]. Uno degli errori più comuni consiste nel confonderlo col Cardinale Riccardo di San Ciriaco, l'ex abate di Montecassino, che fu nominato Cardinale da Innocenzo IV, destituito nel 1259 da Alessandro IV per aver partecipato all'incoronazione di Manfredi e che morì nel 1262[v], ma la vita e gli scopi di questi due cardinali, dallo stesso nome e appartenenti allo stesso periodo, sono totalmente differenti.

 


[i] Emil Van Moè fu il primo ad evidenziare gli sforzi del Cardinale Riccardo a favore degli Agostiniani: Recherches sur les Eremites de Saint Augustin entre 1250 et 1350, Revue des questions historiques, LX (1932), 257-316, ma lo scopo del suo eccellente lavoro non include nè la biografia del cardinale, nè una storia dei vari gruppi di eremiti riuniti nell’Ordine da poco organizzato.

[ii] MURATORI VIII, 820

[iii] STERNFELD, passim, ad esempio 13,163,172,325

[iv] Questo biasimo non riguarda le brevi biografie di EMILIO RE in Enciclopedia Italiana, VI (1929), 394, e quelle di P. RICHARD in Dictionnaire d'histoire et de gèographie ecclèsiastique, III  (Paris, 1924), 388. P. Richard, comunque dipende troppo strettamente da Sternfeld.

[v] M. INGUANEZ, Cronologia degli abati cassinesi del sec. XIII, Casinensia, II (Montecassino, 1929), 427. A. OLDOINUS, Athenaeum Romanum (Perugia, 1675), 580, aveva già provato che il Cardinale Riccardo Annibaldi non era stato abate a Montecassino.