Artisti agostiniani d'Italia
Gino Sabazio

Artisti agostiniani d'Italia

L'Italica, Genova 1938
Conclusione

 

Il movimento artistico agostiniano segue un po' le fasi del movimento artistico in genere: gli albori, lo splendore, la decadenza. Da tre nomi nel secolo XIII -è l'aurora- si sale ai ventotto del secolo XV -l'apogeo- attraverso i dodici del secolo XIV, per scendere a ventidue nel XVI. Poi la stasi -direi per forza d'inerzia- del secolo XVII: ventuno artisti, la discesa a dodici nel XVIII. E poi... la fine.

Gli uomini di chiesa -i clerici- che avevano ormai perduto il primato scientifico (clericus equivaleva a doctus) spariscono pure dal campo dell'arte, fors'anche per colpa dei rivolgimenti politici. Prima che all'arte -che richiede tranquillità e raccoglimento- dovevano pensare, in quei frangenti, alla vita.

Ora che qualche artista torna a fiorire nelle file del clero; ora che si parla tanto di arte cristiana, o religiosa, riprenderà il clero d'Italia, riprenderanno i figli di S. Agostino il posto che in antico tennero così nobilmente nel campo dell'arte? Faxit Deus.