Introduzione
La provincia fu fondata nel 1299 dalla divisione della primitiva provincia di Germania in quattro. Fin dalla sua origine aveva conventi nelle attuali province del Belgio e dell’Olanda. Aveva quindici conventi alla fine del secolo XIII, e quello di Colonia era il principale ed era la residenza dei priori provinciali. Durante i due secoli seguenti, ne fondarono altri sei: Wallerfangen, Wesel, Hillerheim, Lieja, Haarlem e Enkhuizen, questi ultimi tre nelle attuali province di Belgio e Olanda. Tra i provinciali del XIV secolo, si distinsero Gyso da Colonia (+ ca. 1409) e Nicolás von Neuss (+ ca. 1397), con fondatori e professori nella facoltà teologica di Colonia. Nel 1374 si celebrò il capitolo generale a Colonia. La provincia di Colonia fu, tra le province tedesche, quella che meno soffrì la crisi luterana anche se perse quattro conventi nella seconda metà del secolo XVI: quelli di Enkhuizen e Dordrecht nel 1572 e quelli di Haarlem e Middelburg nel 1574. Si vide menomata a causa della persecuzione calvinista scatenatasi contro i cattolici a partire dal 1565 e molti religiosi morirono a causa della peste che desolò la zona negli anni 1579-1582, di modo che, alla fine del secolo XVI, aveva 80 religiosi. Senza dubbio, a partire dal 1584, iniziò un rapido recupero, in tal modo che nel capitolo generale celebrato a Roma nel 1625, il priore provinciale di Colonia, P. Juan Maigret, affermò che aveva più di 600 religiosi, e si sa che prima del 1656 la provincia aveva costruito 15 nuovi conventi. Nella zona corrispondente all’attuale Belgio, la provincia si dedicò all’insegnamento, fondando tra il 1601 e il 1650 19 centri di insegnamento, tra questi si distinsero quelli di Bruxell (1601), Amberes (1608), Gante (1609), Lovanio (1612) e Colonia (1641). Stabilirono anche, a partire del 1623, alcune «missioni» nell’attuale Olanda e un anno dopo il priore generale P. Fulgenzio Galluzzi (1620-1624) nominò il P. Gaspare Ernesti (+ 1658) vicario generale per l’Olanda. Le prime «stazioni» (missioni) fondate furono quelle di Groningen (1624), Nijmegen (1634) e quella di Utrecht (1636). Si distinsero in questo periodo tra i religiosi storici: Petrus van Bolsward, Cornelis de Korte, Nicolaas Tombeur (1657-1737), Philippus van de Elzen, Cornelio de Bye (+ 1614), Nicolás Crusenio (Nicolaas Creusen) (+ 1629), Johannes Baptist de Glen (a Glano) (1550-1613), Jan Mantels, Thomas Gratien, Prosper Stellart e Nicolas Plenevaulx. In campo spirituale si distinsero: Leonard Bilkin, Jan Neeffs (Naevius), Mathias Pauwels, Cornelis Dielman e Charles Veron. Nella liturgia si distinse Karel Boischot e, come poeti e letterati i padri Johan Augustinus de Backer e Jan de Leenheer; come polemisti risalta Hendrik Lancelotz (Enrique Lancilottus) e come teologo il P. Johann Schweitzer. In altri ambiti delle scienze ecclesiastiche, si distinsero Nicasio Baxius e Cornelio Lancilottus. Il capitolo generale del 1625 pretese dividere la provincia di Colonia in due, e si chiameranno del Belgio una e l’altra di Colonia, però l’intento si potè raggiungere solo nel 1679. La provincia che mantenne il nome di provincia di Colonia aveva nove conventi nel territorio tedesco: quelli situati a Aquisgrán, Colonia, Tréveris, Marienthal, Betburg, Walderfangen, Frauweiler, Hillesheim e Rötz, e altri otto nel territorio francese, che si separarono dalla Provincia di Colonia nel 1682. Dopo la nascita delle province del Belgio e Artois, i centri scientifici della provincia di Colonia furono i conventi di Colonia e Treviri. Dopo il 1700, la provincia aprì diversi collegi di insegnamento a Bedburg, Saarlouis e Rösrath. Nel 1704 aveva 150 membri che erano già 170 nel 1721 e 200 nel 1760. Si distinsero in questo periodo i padri Anton Hochkirchen (+ ca. 1767), giurista di grande fama che cercò di riconciliare con Roma la Chiesa dei Vecchi Cattolici Olandesi, e il teologo P. Nikolaus Girken. L’invasione napoleonica della Germania fu un duro colpo per la provincia di Colonia che agli inizi del secolo XIX aveva otto conventi e 180 religiosi. In questo momento la casa principale era il convento di Colonia abitato da 40 religiosi; tra questi lo storico Arno Schnorrenberg. La provincia fu soppressa con i decreti secolarizzatori del 1803 e mai riuscì a riprendersi.
Juan Josè Vallejo Penedo, OSA