Introduzione
Sappiamo storicamente che gli Agostiniani, dalla Spagna e dal Messico, furono i primi missionari ad arrivare nelle Filippine nel 1565 e sono stati coloro che hanno iniziato l’evangelizzazione di questo paese composto da più di 7.000 isole. Lo zelo missionario di questi pionieri agostiniani è stato leggendario, avendo fondato più di 300 città e chiese per tutto l’arcipelago. Erano certamente uomini di grande fede, di indubbio impegno nel portare la «Buona Novella». Senza dubbio, la scoperta e la successiva devozione della storica immagina del Bambin Gesù, il «Santo Niño», fin dall’inizio del loro lavoro missionario, fu un importante elemento e costante ispirazione nel loro infaticabile sforzo di annunciare la fede cattolica. Questo legame e devozione al Santo Bambino è infatti dimostrata dal fatto che organizzandosi come provincia nel 1575, i primi agostiniani missionari scelsero il titolo del Santissimo Nome di Gesù delle Filippine. Ugualmente, 408 anni dopo, è questo ruolo speciale del Santo Niño nella vita degli Agostiniani nelle Filippine che li ha ispirati direttamente per la creazione della prima provincia Agostiniana autoctona in Asia e scegliere il titolo del Santo Niño de Cebu. Questo può essere detto sia per la «Provincia Madre» che per il Santissimo Nome di Gesù delle Filippine, e la provincia del Santo Niño de Cebu - Filippine condivide la stessa ragione e ispirazione nel portare il nome del Santo Bambino come distinzione della propria identità. La formazione della provincia del Niño de Cebu-Filippine, composta di 37 frati affiliati di voti solenni (Filippini) e 5 ascritti (Spagna), fu approvata il 13 settembre 1983, durante il 174° Capitolo Generale dell’Ordine. Il decreto ufficiale, tuttavia, è datato il 25 dicembre 1983 e firmato dal priore Generale dell’Ordine, P. Martin Nolan. Dopo aver tenuto il suo primo capitolo provinciale e dopo aver eletto gli ufficiali per il governo, la nuova provincia è stata inaugurata in modo ufficiale il 15 gennaio 1984, festa del Santo Niño, nella basilica che porta il suo nome nella città di Cebu. Questa solenne occasione fu testimoniata non solo dai membri del precedente Vicariato delle Filippine, guidato da P. Pedro Rubio, il priore provinciale del Santissimo Nome di Gesù delle Filippine (di cui il Vicariato fa parte), e i membri della nuova provincia, guidata dal suo primo priore provinciale P. Eusebio B. Berdon, ma anche da rappresentanti dell’Ordine provenienti da Roma e da altre parti dell’Asia-Pacifico. Molte ragioni possono essere citate per la creazione di questa nuova provincia, e tutte corrispondono alle prescrizioni delle attuali Costituzioni dell’Ordine: «necessità della Chiesa» e «le particolari condizioni della regione» (n. 258). Il periodo dopo il Vaticano II, nella vita della Chiesa nelle Filippine, come anche nelle altre parti del mondo, è stato caratterizzato da un desiderio collettivo, specialmente negli istituti religiosi, di rinnovarsi. Un aspetto di questo rinnovamento è stato quello della «inculturazione», che è un buon tentativo per scoprire come i fondamentali principi di spiritualità di un particolare istituto religioso possono essere compresi e vissuti alla luce della cultura di un particolare luogo. I membri della provincia del Santo Niño de Cebu, dopo un considerevole periodo di discernimento, giunsero alla conclusione che la creazione di una nuova circoscrizione sarebbe stato auspicabile per rispondere adeguatamente alle sfide. Da parte loro, i superiori della madre provincia, sia nelle Filippine che in Spagna, hanno sostenuto pienamente e hanno collaborato per la creazione della nuova provincia. Un’altra principale ragione per la creazione della nuova provincia è stata quella di sentire la necessità di avere un gruppo locale che in qualche modo potesse concentrare maggiormente il suo lavoro di evangelizzazione e testimonianza in modo agostiniano della vita del luogo. Con la svolta del ventesimo secolo, la missione della provincia del Santissimo Nome di Gesù delle Filippine si è estesa anche all’estero, dalla Cina all’America Latina e più recentemente in Africa, cosicché la presenza degli Agostiniani nella nazione si è ridotta al minimo. Si è creduto comunitariamente che l’esistenza di una nuova missione avrebbe potuto migliorare questa situazione attraverso uno sforzo maggiore per promuovere le vocazioni alla vita agostiniana, a livello locale. (Infatti, questo aspetto è stato verificato come vero più tardi con la consistente crescita delle vocazioni nella nuova provincia. Attualmente, secondo le ultime statistiche disponibili, abbiamo 85 professi solenni, 31 di voti semplici, 13 novizi e 62 prenovizi). La nuova provincia creata ha ereditato dalla madre provincia 5 comunità: la basilica del Santo Niño a Cebu City, l’università di S. Agostino a Iloilo City, il collegio di S. Agostino a Bacolod City, il monastero di Guadalupe a Makati, Metro Manila, e la parrocchia e scuola San Jose ad Iloilo City. Quattro di queste comunità seguono una scuola che va dall’asilo fino alle superiori o livello universitario, e due hanno una parrocchia. Oggi, 23 anni dopo, la provincia del Santo Niño (o brevemente la provincia di Cebu), è composta di tredici comunità. Le otto comunità che si sono aggiunte dopo la sua fondazione, sono: il centro di studi S. Agostino di Quezon City che è la casa del professorio e l’Istituto di S. Tommaso da Villanova che offre corsi di filosofia ai nostri studenti o prenovizi; il collegio S. Agostino di Biñan, Laguna, che porta avanti una scuola e una parrocchia; le parrocchie del Santo Niño di Mohon, Talisay, Cebu; quelle della Madre del Buon Consiglio a Chrysanthemum, San Pedro, Laguna; il centro di pellegrinaggio del Santo Niño che è la casa provincializia; il noviziato agostiniano e la casa di preghiera di Mohon, Talisay, Cebu; la parrocchia della Madre del Perpetuo Soccorso, Surigao del Nord; la parrochia di S. Lorenzo a Gubat, Sorsogon. La crescita della provincia, tuttavia, non si limita solamente al numero dei membri e alle comunità locali. Essa ha collaborato e ancora sta collaborando con le diverse circoscrizioni dell’Ordine. Attualmente, alcuni membri della provincia di Cebu stanno prestando il loro servizio in Corea, Giappone, Sud Africa, Australia e Roma; e recentemente, anche in Indonesia e Algeria. Per ragioni di studio sono anche negli Stati Uniti e in Canada. La provincia di Cebu è ancora piccola per molti aspetti. Ma poiché il suo patrono è il Santo Niño, è potenzialmente in crescita per diventare una circoscrizione più grande e più forte, con più membri e più preparati, attivamente coinvolti per le richieste di evangelizzazione della Chiesa e nella testimonianza della vita agostiniana sia nelle Filippine che nelle altre parti del mondo dove gli Agostiniani delle Filippine prestano il loro servizio.
Eusebio Berdon, OSA