Introduzione
E’ molto lontana la memoria del padre Fr. Vicente de Requejada, cappellano delle truppe conquistatrici di Nicolás Federman, e primo agostiniano che è arrivato in Venezuela. Giunse nella città di Coro, dalla Spagna, nell’anno 1527. Vi rimase sei anni e attraversò diverse regioni: Yaracuy, Portuguesa e Barinas. Attraversando serre e savane, arrivò a Bogotà. Dopo molte vicissitudini, si stabilì a Tunja come parroco. Muore nel 1575. Gli Agostiniani che seguiranno i passi del P. Requejada, giungono in Venezuela da Nueva Granata, nella seconda metà del secolo XVI. Si stabiliscono tra gli indios e spagnoli, convivono con loro, partecipano al loro lavoro e alla loro povertà. Molte volte, per risultare vincitori nei loro progetti e problemi, si appoggiano solo sulla protezione del cielo e sulla loro volontà ferma di apostoli. In diverse città sorgono i loro conventi, con un numero ridotto di frati: saranno l’espressione visibile della presenza dell’Ordine Agostiniano nel luogo, a volte come centro di attività e di riposo, di rinnovamento spirituale e di contatto con gli altri fratelli. Oggi risuonano nella coscienza dell’Ordine Agostiniano Venezuelano, le forti risposte dei missionari che lavoravano nel vicariato di Hunan Septentrional (Cina): «Solo per amore della Santa Sede, abbandoniamo i nostri luoghi». Parole che possono essere messe anche sulla bocca degli agostiniani del Venezuela ad un secolo di distanza. Dall’anno 1950, il padre superiore della provincia del Santissimo Nome di Gesù delle Filippine, P. Pedro Arguinzóniz Marquina, accarezzava l’idea di intentare alcune fondazioni in Venezuela, stimolato dalla vicinanza al commissariato provinciale della Colombia e dalle favorevoli prospettive dell’immenso campo che applaude l’attività sacerdotale di questa privilegiata Repubblica. Il P. Nicolás Salgado Corta, che allora era il commissario provinciale della Colombia, partecipava degli stessi sentimenti. Pertanto, nell’estate del 1951, fu inviato in Venezuela, da Bogotá, il P. José Blanco Suárez, per osservare il campo di apostolato e prendere i primi contatti. Attraversa gli Stati di Táchira e Zulia, dove è atteso e riceve offerte dai rispetti vescovi: Mons. Monseñor Rafael Ignacio Arias Blanco e Mons. Sergio Godoy. Al momento di rientrare in Colombia, il P. Blanco, alle nove della mattina, giunge da San Cristóbal a San Antonio, l’allora vicario generale e parroco di Nostra Signora di Coromoto di San Cristóbal, Mons. Domingo Roa Pérez, con l’incarico di determinare il contratto. E, nelle gelide cime delle Ande, tra il ristagno di pace e la nebbiolina della montagna, si apre la porta del Venezuela, ai religiosi agostiniani, per dirigere la scuola parrocchiale dei ragazzi nei corsi 4º, 5º e 6º dell’educazione primaria. Il P. José Blanco, come uomo gradito, risponde a Mons. Domingo Roa Pérez, che, in una settimana, riceverà la risposta dei superiori, visto il grande interesse che hanno affinchè l’Ordine di S. Agostino, venga accolto in terra venezuelana. Questa parola si compì: il 28 settembre del 1951, il P. Blanco, parte da Bogotà e si dirige in Venezuela. Porta come bagaglio duecento dollari e una montagna di illusioni; per amici i sogni dei grandi progetti e per compagne l’avventura e la speranza di un «giovane» con realizzazioni incalcolabili nella fantasia del miglior messaggero agostiniano che iniziava la storia di una fondazione, aprendo altre strade. Il 10 novembre del 1951, il P. José Blanco scrive al padre provinciale, P. Pedro de Arguinzóniz. Gli racconta che, il 28 settembre, nella scuola parrocchiale di San Cristóbal, c’erano sei gradi della primaria. Tutta la lettera fa trasparire un tono di speranza, di grande forza e fiducia nel lavoro e una visione di un futuro prossimo pieno di splendore e felice. Negli ultimi mesi del 1951 e i primi del 1952, continuano ad arrivare dalla Colombia, da Cúcuta, a San Cristóbal: P. Elías Aparicio García, P. Antonio Peláez del Río, P. Manuel Ares, P. Juan Martínez, P. Ismael Martín, che anche se erano scarsi i mezzi, si fanno in quattro per non ridurre il loro entusiasmo e lavorare, oltre che nella parrocchia, nel collegio, nella celebrazione delle Messe, ritiri, novene, predicazione e apostolato rurale. Una volta stabilita questa comunità, alcuni vanno a Maracaibo, dove si trova la piccola cappella della Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Nel luglio del 1952, si tiene a Zaragoza (Spagna), il capitolo provinciale. Le poche case del Venezuela sono costituite in vicaria e viene nominato il primo superiore della stessa: P. Moisés Montaña, uomo veramente entusiasta, come veniva giudicato a quel tempo. Nel settembre del 1953, il P. Montaña decide di aprire i collegi di San Agustín de El Paraíso e los Jardines del Valle. Così, viene concentrato il personale, chiudendo la casa di San Cristóbal. Inizia così il periodo di crescita e di espansione tipico dei primi anni: Charallave, San Juan de los Morros, Carmania (Valera), Cabimas, El Carmelo, La Cañada, Ciudad Ojeda. Dalla Spagna arrivano negli anni successivi gruppi di religiosi, per la maggioranza giovani, che daranno impulso e vita alle fondazioni in Venezuela. A Caracas, si chiude il collegio de los Jardines del Valle e si apre quello di El Marqués, e si accettano compromessi di collaborazione nell’apostolato dei quartieri emarginati. A Zulia vengono ridate al vescovo le parrocchie di La Cañada e El Carmelo, con il proposito di riunire il personale nelle comunità ben costituite. Nei due lati del Lago de Maracaibo vengono costruite e si inaugurano chiese e cappelle (12) con la sforzo e la guida dei nostri religiosi e la collaborazione popolare.
Collegi: San Agustín – El Paraíso (1953), CARACAS (2.500 alunni), San Agustín – Ciudad Ojeda (1954), ZULIA (931 alunni), San Agustín – El Marqués (1963), CARCAS (1.889 alunni), San Agustín – UD-4, Caricuao (1974), CARACAS (1.870 alunni), Escuela Agrotécnica San Agustín (1998), PERIJA (178 alunni), Taller Ntra. Sra. de Guadalupe (1971), VALENCIA (700 alunni).
Parrocchie: Ntra. Sra. del Perpetuo Socorro (1952), MARACAIBO Santa Mónica (1954), CIUDAD OJEDA Ntra. Sra. de Guadalupe (1971), VALENCIA Santa Rita de Casia – UD3 Caricuao (1972), CARACAS Santa Ana – Casalta III (1974), CARACAS Ntra. Sra. del Buen Consejo – UD4 Caricuao (1998), CARACAS Prenoviziato: UD-3 Caricuao (1972), CARACAS Noviziato: Cabudare (2001), BARQUISIMETO Teologato: Beato Anselmo Polanco – UD-4 Caricuao (1988), CARACAS Religiosi: Il numero totlae dei religiosi è di trentacinque: 26 sacerdoti, 4 diaconi, 5 professi di voti solenni, 11 professi di voti temporanei, 1 novizio, 19 prenovizi / postulanti.
Viviamo il presente. E’ vero. Vediamo anche verso il futuro con speranza. Coscienti della realtà, della nostra realtà, siamo fiduciosi in un presente stimolante, anche se pieno di sacrifici, di impegno e di solidarietà. A volte siamo in un processo di selezione della semente. Il tempo dirà che alla primavera segua un’estate generosa e il raccolto ci darà il cento per uno.
Licesio Merino, OSA