Introduzione
La prima presenza dell’Ordine di S. Agostino in quello che oggi è la Bolivia, è iniziata nell’anno 1577 e giunse alla sua fine nel 1826, un anno dopo dalla fondazione della Repubblica. Senza dubbio, da allora hanno continuato ad essere presenti due conventi di religiose contemplative che vivevano sotto la Regola di S. Agostino, uno a Sucre e l’altro a Potosí. Il primo è stato chiuso nel 1904, l’altro continua ad essere aperto. Era l’anno 1929 quando si stabilì un nuovo contatto tra la Bolivia e l’Ordine, più precisamente a Parigi, quando il provinciale degli agostiniani olandesi si incontrò con il Vescovo di La Paz, Mons. Augusto Sieffert, per trattare un possibile nuovo ritorno dell’Ordine in questo paese. Nel marzo del 1930, la provincia Olandese accettò di prendere una missione in Bolivia. I primi religiosi giunsero il 15 novembre di quell’anno. Purtroppo, il primo piccolo gruppo di due sacerdoti e di due fratelli laici non ebbe buon esito e ripartì dal paese a metà di gennaio del 1931, tornando più tardi, il 10 aprile, uno di loro, il fratello Federico van Grinsven, insieme al padre Tomás van der Vloodt, che consideriamo come il vero iniziatore della nostra missione in Bolivia. Dopo essere rimasti per un anno nel Seminario Minore di La Paz, il padre Tomás e il fratello Federico si stabilirono nel paese di Chirca nella provincia Sud Yungas del dipartimento di La Paz, da dove iniziarono il loro lavoro missionario, in una provincia dove fino a quel tempo c’era solo un anziano sacerdote. Dopo alcuni mesi si trasferirono nella capitale della provincia, Chulumani. Alla fine del 1932 giunsero un altro padre ed un altro fratello dall’Olanda, che si fecero carico del paese di Irupana nella stessa provincia. Poco a poco, il gruppo di agostiniani olandesi crebbe e alla fine degli anni ’30, estesero il loro lavoro anche nella provincia Inquisivi dello stesso dipartimento di La Paz. Nel 1947 venne offerta agli agostiniani una prelatura Nullius che avrebbe compreso la provincia di Inquisivi e alcune province dell’Altipiano paceño. I nostri confratelli non hanno voluto accettare questa prelatura, perché non volevano abbandonare la provincia Sud Yungas. Inoltre, la provincia non si vedeva nella possibilità di mandare sufficiente personale per aver cura di quella prelatura. Furono i Passionisti ad accettare la prelatura e noi ci siamo ritirati nella provincia Inquisivi. In cambio ci siamo fatti carico della parrocchia di Coroico, che comprendeva allora quasi tutta la provincia Nor Yungas del dipartimento di La Paz. Quando nel 1958 si creò la prelatura Apostolica di Coroico, gli agostiniani si ritirarono dalla provincia Nor Yungas, limitandosi da allora solo all’attenzione delle parrocchie di Sud Yungas. Fino all’anno 1953, il lavoro dell’Ordine negli Yungas è stato caratterizzato principalmente dall’attenzione pastorale dei piccoli paesi di meticci, e dalle visite annuali ai paesi rurali in occasione della festa patronale. Dall’inizio del lavoro missionario in quelle terre, gli agostiniani si sono preoccupati anche della sanità e dell’educazione, in modo particolare nel paese principale, Chulumani. Un grande cambiamento si è avuto nel 1953, grazie alla Riforma Agraria di quell’anno: i latifondi sparirono e i contadini indigeni tornarono ad essere persone libere con voce attiva e diritto di voto e padroni delle terre. Questo cambiamento ebbe conseguenze importanti per il nostro lavoro negli Yungas: adesso era possibile entrare in contatto più diretto e più intenso con gli indigeni. Questa nuova situazione ci spinse a comprometterci maggiormente con quella parte della popolazione, aiutandola a giungere ad una maggiore coscienza cristiana e a trovare modalità nuove per un sano sviluppo. Effetti concreti di questo nuovo impegno furono: la formazione dei catechisti per le molte comunità indigene della provincia, con un centro proprio (Emaús) a Chulumani, le Cooperative di Risparmio e Credito, i Centri di Abilitazione di Lavi Grande (per uomini) e di ICMY (Istituto di Abilitazione della Donna Yungueña) a Chulumani, la fondazione di una radio emittente (Radio Yungas), e lo sviluppo di programmi di sanità (Pulmón Sano). Nel 1995, il Vicariato si vide obbligato a ritirarsi dal Sud Yungas, a causa della mancanza di personale per continuare responsabilmente il lavoro che anni addietro avevamo assunto. In seguito, nell’anno 2005 siamo entrati nuovamente in quella provincia, aprendo una casa di ritiri nella località di Sacahuaya, vicino all’antico paese di Yanacachi. Poco dopo dell’insediamento degli agostiniani negli Yungas, si cominciò a sentire la necessità di avere una propria casa nella città di La Paz, perché i missionari avessero un punto di appoggio in quella città ed un punto di contatto con le autorità ecclesiastiche e governative. Nel 1943 ci fu assegnata ufficialmente una parrocchia nella zona popolata di Chijini, la stessa che fu dedicata alla Santissima Trinità. Il convento di La Paz fu eretto canonicamente nel 1954. La chiesa parrocchiale che fu costruita nella parte più bassa dell’estesa parrocchia, subito divenne un gran centro di amministrazione di sacramenti e di devozione al Señor del Gran Poder, non solo per gli abitanti della zona, ma anche per i contadini aymaras di molte province dell’Altipiano. Nel corso degli anni della nostra presenza a La Paz, la popolazione della città è aumentata rapidamente, in particolare anche in quella parte della città dove noi lavoriamo. E’ stato necessario pensare alla creazione di altri centri pastorali, quello che effettivamente è stato fatto fino ad arrivare ad avere all’interno della stessa parrocchia, che attualmente ha 80.000 abitanti, fuori dal centro principale, la Santissima Trinità, il santuario di Jesús del Gran Poder e i centri di Exaltación, Santa Rita, Santa Monica e San Nicola da Tolentino. Ed anche nella città di La Paz non ci siamo limitati alla solo attenzione pastorale, all’amministrazione dei sacramenti e all’insegnamento religioso. Pensando alle necessità di una popolazione per lo più povera, si è giunti ad organizzare anche in questa parrocchia una Cooperativa di Risparmio e Credito, un Centro di Sanità ed una Cooperativa di Sanità (questa insieme ad altre parrocchie) e a realizzare corsi di alfabetizzazione, di taglio e confezione, etc… Nel 1998 è stato fondato nel centro della parrocchia una casa di formazione (Padre Tomás van der Vloodt), per ricevere candidati per l’Ordine. I giovani che entrano in questa casa fanno i loro studi di Filosofia nel Seminario Maggiore San Jerónimo dell’Arcidiocesi di La Paz. Nel 1949 due padri, Marco Meyer e Andrea van Meegeren, furono mandati alla città di Cochabamba per preparare lì la fondazione di un collegio secondario con caratteristiche particolari: un collegio che, come primo nel paese, potesse dare molta importanza alle scienze (matematica, fisica e chimica) e alle materie tecniche. Vari agostiniani giovani furono mandati negli Stati Uniti per specializzarsi nelle materie indicate e prepararsi così ad assumere l’insegnamento nel futuro collegio. Agli inizi dell’anno 1955 iniziarono ad aprirsi le porte del Colegio San Agustín, che in pochi anni si è trasformato in uno dei migliori collegi della Bolivia. Gli agostiniani hanno avuto cura di questo Collegio fino all’anno 1992, quando si creò la Fundación Educacional San Agustín (FESA), il cui Direttorio è composto quasi nella sua totalità da ex alunni dello stesso Collegio. Altri contributi all’educazione in Bolivia sono stati la fondazione della Normale Cattolica Sedes Sapientiae, nella stessa città di Cochabamba, e il lavoro a livello di Educazione Superiore realizzato da vari confratelli sia nell’Università Cattolica Boliviana e sia all’Università Maggiore di San Simón (Cochabamba). Attualmente il P. Hans van den Berg è Rettore Nazionale dell’Università Cattolica Boliviana, poichè questa Università ha quattro Unità Accademiche Regionali (La Paz, Cochabamba, Santa Cruz e Tarija) e, inoltre, nove Unità Accademiche Campesine in varie parti della Repubblica. Poichè il nostro lavoro pastorale e sociale lungo gli anni è stato realizzato soprattutto tra gli indigeni aymaras (negli Yungas e nella città di La Paz), è stato necessario fare studi di questa importante etnia della Bolivia. Il P. Giovanni Ebbing ha composto una grammatica di lingua aymara e il P. Hans van den Berg ha fatto la sua tesi dottorale in Storia delle Religioni sulla religione autoctona degli aymaras. Ha composto anche un Dizionario Religioso Aymara e ha fondato a Cochabamba una Biblioteca Etnologica Boliviana, nella quale attualmente si è potuto riunire un 70% di tutto ciò che lungo la storia e nel mondo è stato pubblicato sulle etnie e culture della Bolivia. Il Vicariato ha donato nel 1995 questa Biblioteca all’Università Cattolica Boliviana. Nel 1998 è stato fondato nella città di Cochabamba il Teologato Latinoamericano Fray Antonio de la Calancha (oriundo della città di La Plata, oggi Sucre, e primo cronista della provincia del Perú nell’epoca coloniale), nel quale hanno partecipato le province del Messico e di Quito e i Vicariati di Nostra Signora della Consolazione (Brasile), di Apurimac e di Chulucanas (Perù). Da questo Teologato vengono realizzati lavori pastorali in varie parrocchie della città di Cochabamba, e si serve la parrocchia di Santiváñez, all’interno della quale gli agostiniani già avevano un convento nell’epoca coloniale. Nell’ultima decade il numero degli agostiniani olandesi è andato via via diminuendo drasticamente, rimanendo nell’attualità solo due olandesi in Bolivia (Juan Pedro Smetsers, Vicario e Hans van den Berg). Senza dubbio, in questo stesso periodo il numero di agostiniani boliviani è cresciuto piano piano, grazie ad una buona pastorale vocazionale e ad un buon lavoro di formazione che durante alcuni anni è stato realizzato dal padre Argiro Escobar della provincia di Colombia, attuale provinciale di quella provincia. Il Vicariato ha attualmente sette agostiniani boliviani di professione solenne (tra di essi tre sacerdoti ed un diacono), undici professi semplici, sei novizi e tredici studenti di Filosofia.
Hans van den Berg, OSA