Introduzione
Nel capitolo provinciale della provincia di Castiglia, celebrato a Toledo nel 1588 e presieduto dal priore generale Gregorio Petrocchini (1587-1591), si determinò di segnalare tre conventi della provincia nei quali vivere la stretta osservanza, sotto l’obbedienza del priore provinciale. Il priore provinciale, Pedro de Rojas (+1602), insieme ai suoi definitori e tra di essi Fr. Luis de León, redissero nel 1589 un regolamento per le nuove comunità, nel quale si insisteva sulla dipendenza di queste dal priore provinciale di Castiglia. Senza dubbio nel 1594, erano già stati introdotti dei cambiamenti riguardo l’abito e i calzari che mantennero malgrado la proibizione dettata dal capitolo provinciale del 1598. Nel 1601 ricevettero un “breve” da Clemente VIII che li sottometteva alla giurisdizione diretta del priore generale, e nel 1602 lo stesso pontefice li costituì in provincia autonoma. Nel 1604 venne aperto un convento dei recolletti in Colombia, di Nostra Signora della Candelaria, non legato ai Recolletti spagnoli, e nel 1605 iniziarono le missioni recollette nelle Filippine. Paolo V soppresse l’allora provincia recolletta di Spagna il 16 settembre del 1608, incorporando conventi e religiosi alla provincia di Castiglia, però il 23 gennaio del 1610, riconsiderò la situazione e, su istanza di Filippo III, restituì la provincia recolletta. Nel 1621 Gregorio XV gli concesse la facoltà di formare una nuova congregazione, denominata ufficialmente “Congregazione degli eremiti scalzi di S. Agostino di Spagna e Indie”, divisa in province, e che doveva essere governata da un vicario generale sottomesso al priore generale. Nel 1621 la congregazione aveva 28 conventi in Spagna e Filippine e quattro province: Castiglia, Andalucia, Aragona e Filippine. Nel 1629 Urbano VIII unì alla congregazione i recolletti di Colombia che si costituirono come quinta provincia, con il nome di provincia della Candelaria. Durante gli ultimi anni del secolo XVII e l’intero secolo XVIII, la congregazione recolletta soffrì una forte decadenza religiosa, causata in parte dall’intromissione dei poteri civili e in parte dalla perdita dei primitivi ideali e il notorio rilassamento dell’osservanza conventuale. Fedele riflesso della situazione sta nel fatto che, durante tutto il secolo XVIII, non fu fondato nessun nuovo convento recolletto in Spagna. La Santa Sede intervenne per frenare il rilassamento in tre occasioni, e si distinse l’intento di Pio VI con il “breve” Per multa del 18 agosto del 1797. Negli anni precedenti i recolletti avevano sollecitato il re Carlo III che annettesse la riforma recolletta all’Ordine Agostiniano o si procedesse alla soppressione o, si arrivasse a fare una riforma radicale. Con Cedola Reale del 18 febbraio del 1770, si decise per la terza opzione, decidendo per la chiusura di alcuni conventi. Con l’invasione napoleonica di Spagna, l’indipendenza d’America e le lotte politiche nella penisola, la riforma recolletta vide aggravare la sua situazione. La soppressione del 1835 chiuse le case spagnole con eccezione del convento di Monteagudo e nel 1861 vennero soppressi gli ordini religiosi in Colombia e tra di essi le case dei Recolletti. Rimaneva solamente la provincia delle Filippine che nel 1888 fondò in Spagna due nuovi conventi e, nel 1888, inviò missionari in Colombia per restaurare la provincia della Candelaria. Con l’espulsione dei religiosi delle Filippine oltre la perdita dell’Arcipelago della Spagna, i recolletti si installarono nei diversi paesi ispanoamericani: Panamá e Venezuela nel 1898, Brasile nel 1899, Trinidad nel 1901. Posteriormente, nel 1906, inviarono anche missionari in Cina. Nel 1908 la congregazione celebrò il capitolo generale, che non si celebrava dal 1829. Negli anni seguenti, si promosse la separazione totale dall’Ordine di S. Agostino, che si raggiunse il 16 settembre del 1912, quando il Papa Pio X firmò il “breve” Religiosas familias che certificava la nascita di un nuovo Ordine, quello che attualmente viene chiamato Ordine degli Agostiniani Recoletti. Durante il tempo nel qual i Recolletti facevano parte dell’Ordine di S. Agostino, si distinsero per la loro santità i martiri del Giappone Francisco de Jesús e Vicente de san Antonio, martirizzati nel 1632 e beatificati nel 1867; Santa Maddalena da Nagasaki, giovane giapponese e terziaria recolletta, martirizzata nel 1634, beatificata nel 1981 e canonizzata nel 1987, e San Ezechiele Moreno (1848-1906), vescovo di Pasto, beatificato nel 1975 e canonizzato nel 1992. Tra i vescovi, a parte il menzionato San Ezechiele Moreno, si distinse P. Toribio Minguella (1836-1920), vescovo di Porto Rico e di Sigüenza, noto storico. Altri personaggi degni di essere tenuti in considerazione sono i padri Agustín de San Ildefonso (+ 1662), esperto nello studio della mistica agostiniana e Andrés de San Nicolás (+ 1666), noto storico della riforma recolletta. Come architetto merita di essere ricordato il famoso fratello laico Fr. Lorenzo de San Nicolás (+ 1679), che scrisse un trattato di architettura e costruì famosi edifici a Madrid. Dopo la separazione del 1912 i Recolletti si sono estesi negli Stati Uniti (1917), Argentina (1925), Repubblica Domenicana e Porto Rico (1927), Inghilterra(1933), Perú (1939), Messico (1942), Nicaragua e Guatemala (1958), El Salvador (1961), Formosa e Costa Rica (1963). Secondo l’Annuario Pontificio, nel 2005 l’Ordine aveva 204 case e 1213 religiosi, dei quali 960 sacerdoti. Juan José Vallejo Penedo, OSA