Introduzione
La congregazione di S. Maria del Popolo, chiamata anche Perugina, dal 1419 al 1431 era una cosa sola con quella di S. Giovanni a Carbonara. Il generale dell’Ordine, Gerardo da Rimini, il 13 giungo del 1431 separò le comunità del Lazio, degli Abruzzi e dell’Umbria da quelle del regno di Napoli. La nuova congregazione ebbe agli inizi il titolo di S. Maria del Popolo, perché aveva come casa centrale questo convento romano, dove l’osservanza era stata iniziata sin dagli anni tra il 1385 e il 1387; ma poi prese il titolo dal convento perugino di S. Maria Novella. Ma, oltre al convento di Perugia, ebbe conventi a Sulmona, L’Aquila, Foligno, S. Felice di Giano, Fabriano, Sassoferrato e per ultimo il convento romano di S. Matteo in via Merulana. Terminò la sua esistenza nel 1770, anno in cui i suoi conventi vennero incorporati alla provincia Umbra e a quella dell’Aquila.
Scheda di approfondimento
Nacque il 13 giugno del 1431, quando il priore generale Agostino Favaroni (1419-131), separò dalla congregazione di San Giovanni a Carbonara, i conventi osservanti del Lazio. Il nome proviene dal convento romano del Popolo che fu a capo della congregazione fino a che passò il testimone al convento di Santa María Novella (Perugia). Il suo primo vicario generale fu Fr. Mateo da Antrodoco. Aveva conventi a Sulmona, L’Aquila, Foligno, San Felice di Giano, Fabriano, Sassoferrato e a Roma, oltre a Santa Maria del Popolo, quello di San Matteo in via Merulana. Nel 1520 il convento di S. Felice fu dichiarato noviziato unico della congregazione.
La congregazione, anche se aveva un proprio vicario, si mantenne sempre sottomessa all’obbedienza del priore provinciale della provincia umbra. Nel secolo XVII aveva 13 conventi, dei quali ne perse tre nella riforma innocenziana del 1652 e uno in più, quello di San Matteo in Via Merulana a Roma, che fu ceduto agli agostiniani esiliati irlandesi. In quanto ai religiosi, il numero si manteneva attorno agli ottanta o cento. Tra i suoi figli si distinse il P. Giuseppe Eusani che per 23 anni (1669-1692) fu sacrista pontificio.
La congregazione fu soppressa nel 1770, dividendosi i suoi conventi e i religiosi tra la provincia de L’Aquila e la provincia Umbra.
Juan José Vallejo Penedo, OSA