Introduzione
Nel 1772 la provincia di Polonia aveva 23 conventi e 262 religiosi, però, con la perdita dell’indipendenza nazionale e le diverse partizioni che della Polonia fecero la Russia, Prussia e Austria, la provincia soffrì ripetuti colpi. Nel 1795 si conservavano unicamente 16 conventi con i quali, nel 1797, si crearono tre province:
1) Provincia di Prussia (1797 - 1811)
La provincia di Prussia iniziò la sua esistenza con cinque case: i conventi di Rava, Konitz, Ciechanov, Varsovia e Vielun, e 76 religiosi. Le guerre napoleoniche cambiarono la mappa politica della zona quando nel 1807 si creò il Gran Ducato di Varsavia, al quale venne unita gran parte dell’antica Polonia. Con ciò, nel 1811 si riunirono le province di Prussia e Galizia, denominandosi nuovamente provincia di Polonia.
2) Provincia di Russia (1797 - 1832)
Formavano parte della provincia i conventi di Zaturce, Kosnia, Narodycze, Radziechow, Vilno e Brest Litovsk, gli ultimi due nell’attuale Lituania. Nel 1808 il convento di Vilno fu scambiato con la parrocchia di Kovno. Nel 1825 aveva sei case e 64 religiosi, però, a causa della rivolta polacca del 1830, nel 1832 lo zar Nicola I soppresse tutti i conventi polacchi da lui dipendenti, dando così fine alla breve vita della provincia della Russia.
3) Provincia di Galizia (1797 - 1811)
La provincia della Galizia iniziò la sua esistenza con cinque case, però ebbe una brevissima esistenza poiché le guerre napoleoniche cambiarono la mappa politica della zona quando nel 1807 si creò il Gran Ducato di Varsavia, al quale si aggiunse buona parte dell’antica Polonia. Con ciò, nel 1811 si riunirono le province di Prussia e Galizia, chiamandosi di nuovo provincia di Polonia. Al momento dell’unione, la Galizia aveva sei conventi: quelli di Cracovia, Ksiaz, Olkusz, Crasnysta, Lublin e Orchowek.
Juan Josè Vallejo Penedo, OSA